Randagi

Se vi piace questa poesia dovete ringraziare Starion (10 agosto 2020)

Randagi
Vivo in un’isola stupenda
Madre Etna è la più bella,
Col suo cielo e col suo mare
La Sicilia fa innamorare.
Ma radicato c’è un male
Che si chiama inciviltà
Fra le genti lui sta
E fa danni in quantità.
Per chi ama gatti e cani
Qui l’inferno troverà,
Sono soli e abbandonati,
Nelle strade sparpagliati,
Hanno sete e son malati,
Spaventati e affamati.
Messi lì da quella gente che importanza non gli dà
E io penso fermamente che una coscienza non ha.

La brava gente anche ci sta
Ma non è molta in verità,
Sì, ti abbraccia e poi ti bacia
Ma il rispetto per loro non ha.
Poi ci son quelle persone
Con le ali trasparenti
Che stringendo forte i denti
Sì rimboccano le maniche e
Di tutti ne prendon un po’
Poi li curano con amore
E nessuno li paga per fare ciò,
Sono angeli sulla terra che hanno umanità,
sono grati all’amore che ogni sfortunato gli dà.
Questa terra è tanto bella
Ma di strada ne deve fare,
Il rispetto per i randagi così tanto per cominciare.

 


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