Canzone dedicata a don Pino Puglisi

Bambini senza casa, né scuola, né regole,
figli della strada, ammazzano il tempo
rischiando il futuro senza speranza,
facili prede dell’Ombra che, scura, ne macchia la vita,
che scura, ne macchia la vita.

Ho sognato per voi un cammino,
scritto dritto, su righe contorte:
un sorriso, una mano materna,
una luce che dilati la mente,
un giardino di mille colori.

Per giocare nella vita.
Ragazzi e adolescenti, fiori in colori appassiti,
a testa bassa rincorrono ideali di morte.
Quei lacci dissanguano l’anima,
facili prede dell’Ombra che, scura, appanna la vita,
che, scura, appanna la vita.

Ho sognato per voi un cammino,
scritto dritto, su righe contorte:
un gran cuore, che respiri col mondo,
sconfinati orizzonti di pace,
a testa alta, nell’oceano in tempesta.
Aggrappati alla vita.

Uomini e donne dalla schiena piegata,
mani forti incallite, volti tristi solcati:
fatica e dolore vi schiacciano l’anima,
prede forzate dell’Ombra che, scura, frantuma la vita.
Fatica e dolore vi schiacciano l’anima,
prede forzate dell’Ombra che, scura, frantuma la vita.

Ho sognato per voi un cammino,
che vi dona un respiro di cielo:
non eroi, ma uomini veri,
schiene dritte, solcando la terra
mani forti, per plasmare la vita.