Riccardino pigrone

Riccardino pigrone

Leggiamo insieme: Riccardino pigrone

Attenti, per favore, un momentino!
L’arte ora vi spiego di Riccardino,
un ragazzaccio di professione:
pigro, poltrone, senza lavoro, ne
occupazione.
Da mane a sera (pensate un po’)
riesce ad evitare di lavorare.
Ma come farà? A chi glielo chiede
spiega, con sottile vanto,
che forse è nato stanco.
Non ha una lira né una meta,
la sua faccia non è lieta.
Lo senti spesso cantare e ricantare:
“Oh che piacere, mangiare, bere,
andare a spasso e far fracasso!!
Niente lavori, niente sudori,
senza pensieri, tantomeno doveri;
passare il giorno girando in tondo
non faticando, ma sbadigliando”.
Chi l’ascolta però sa
che manca d’allegria e curiosità;
scuote la testa e pensa fra sé:
“In conclusione,
del fannullone
qual è la gioia?
Solo morir di noia!!”.

 


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