Rottamino Lazzaretti ed il gatto sperduto

Ecco la filastrocca di Bobet Klein (12 febbraio 2003).

Rottamino Lazzaretti,
re di tutti i poveretti,
poiché sta di nuovo male, tosto va all’ospedale.
Ma girando torno torno,
come un vero perdigiorno,
ei s’avvede d’un gattino,
proprio sotto a uno scalino.
E lo prende generoso, il bel micio vaporoso,
poi gli dice lapidario: “Ora dal veterinario!”
Ma, andando per la via,
lui si prende l’allergia
e, senza farlo apposta,
starnutisce senza sosta.
Giunto dal veterinario, alla fine del calvario,
col dottore conferisce
e, ogni tanto, starnutisce.
Il dottore: “Lei è un disastro!
Ha la pelle d’alabastro!
Naso rosso e gonfi gli occhi,
lei ha un’allergia coi fiocchi!
Questo gatto le fa male,
lo riporti nel suo viale.
Ma il caro Rottamino,
che già ama il bel felino,
non ascolta il dottore,
nonostante il suo malore:
“Senta, forse sarò matto,
ma lo tengo questo gatto:
pien di grazia e di malizia,
è per gli occhi una delizia!
E, son certo, ha l’attitudine
Di curar la solitudine.
Il dottore: “Son commosso!
Guardi, piango a più non posso!
Lei è certo un grande uomo,
lasci che le faccia un dono!
Ed al caro Rottamino,
porge tosto un gran cremino,
ch’egli lecca trionfale
per combattere il suo male.

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