Ruco Bruco e la farfalla
Testi di Barbara di Castri, illustrazioni di Arianna Ruffinengo
Ruco Bruco viveva sulla terra ed amava muoversi con il profumo della campagna inumidita dalla pioggia, il suo mondo era profondamente colorato di foglie verdi, di sassi grigi, di fiori, di frutta e di acqua trasparente che formava tante piccole gocce nella rugiada del mattino.
Ruco Bruco viveva contento in quello spazio ed era felice di salutare la mattina le formiche, camminare sulle viole, scavare delle piccole gallerie dentro le mele e guardava sorridente gli altri abitanti che incontrava nella sua vita di tutti i giorni.
Ma un giorno alzò gli occhi un po’ più in su e vide una farfalla Bianca: si accorse che ancora più in alto c’era il cielo azzurro e poi oltre il cielo azzurro una grande luce che illuminava tutto.
Ruco Bruco rimase stregato da tanta bellezza e osservava incantato le ali della farfalla Bianca perché lei poteva volare e volteggiare e posarsi dove voleva.
Ruco Bruco si sentì ad un tratto pesante, grigio e triste.
E pensò alla sua sventura di essere nato bruco in questo mondo, senza poter volare.
Ma proprio in quella notte illuminata dalle stelle e dalla luna Ruco Bruco cominciò la sua metamorfosi, la sua trasformazione, e diventò una splendida farfalla Bianca.
Conclusione: siamo tutti ruchi bruchi pronti a diventare farfalle bianche quando è il momento, perché le nostre ali sono i sogni e la fantasia.