Sciopero della macchina da scrivere

Ecco la poesia di Isabella (3 novembre 2003).

Sono stanca, sono stufa
ogni dì d’esser battuta.
Alla sera senti, senti
i miei tasti son roventi.
Dieci dita velociste
mi tartassano impazzite.
Il mio nastro, poverino,
scolorisce di continuo.
Certe lettere son poi
torturate più che mai.
Le vocali per esempio,
se ne sta facendo scempio.
Punti, virgole ed accenti
si lamentan, son scontenti.
Le maiuscole son forse
quelle che fan meno corse.
Fogli, buste senza errore
io riempio di parole.
Sono usata con freddezza,
senza alcun delicatezza.
Non ne posso proprio più,
da doman non scrivo più.
Io mi blocco, io mi arresto,
contro il mondo io protesto.
Se volete che funzioni
voi dovete esser più buoni.
Perché macchine noi siamo,
ma anche un cuore possediamo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Dove vuoi andare?