Sogno
Giovanni Pascoli
Poesia tratta dal volume "Annibelli" di Luigi Ugolini e Armando Nocentini - Illustrazioni di Roberto Sgrilli - Società Editrice Internazionale (Giugno 1950)
Leggiamo insieme: Sogno di Giovanni Pascoli
Per un attimo fui nel mio villaggio,
nella mia casa. Nulla era mutato.
Stanco tornavo come da un viaggio;
stanco, al mio padre, ai morti, ero tornato.
Sentivo una gran gioia e una gran pena,
una dolcezza ed un’angoscia muta.
“Mamma?”. “È là che ti scalda un po’ di cena”.
Povera mamma! e lei, non l’ho veduta (1).
(1) Il poeta sogna di tornare alla sua casa, presso suo padre e i suoi morti. Li vede tutti, ma non vede la madre, sebbene gli dicano che è nell’altra stanza e gli resta la pensa di non averla veduta.
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Struggente nostalgia di un figlio alla ricerca delle sue radici