Sole pigrone

Ecco la poesia di Zia Mariù (21 gennaio 2010).

Stamani il sole pigrone
non ha voglia di uscir
e continua tra le nuvole il suo riposin.
Vorrebbe dormir fino a tardi
ma il galletto
ha già cantato: deve scender giù dal letto.
Lui si gira, poi sbadiglia
e un gran sonno gli ripiglia.
Tra le nuvole morbidose sogna di farsi aiutar
e chiama la luna vanitosa che si specchia là sul mar.
Oh lun , luna là che tra le stelle,
per bellezza non hai sorelle,
scalda questo cielo affinché mi possa riposar.
Oh sole, sole mio prezioso,
alzati, il mondo ha bisogno di te, non fare l’ozioso!
E il sole si scosse dalle nubi e uscì dal suo torpore
e scaldò tutto il mondo col suo splendore.

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