Speranza

Maria melide manda questa poesia (26 dicembre 2001).

Mattina di Natale
deserta è la città,
silenzio intorno e vuoto
rotto solo dal rombo
di macchine sparute
e frettolose moto.
Dall’alta e annosa quercia
piovono secche foglie
che il vento spande intorno
e al suolo pian depone
nel magico disegno
d’un natural tappeto.
E’ festa dentro noi
anche se intorno è pianto
di gente disperata
che infine spera ancora.
Un suono di campane
all’improvviso,
si spande come il sorgere del sole
che intorno scalda tutti.
S’apre la Chiesa
e dentro c’è l’AMORE:
sopra la paglia
ci sei TU, SIGNORE,
che sotto le sembianze
d’un BAMBINO,
riscaldi più del sole
che nasce ogni mattino.

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