Stella, una bambina che amava il mare.

Questo testo è stato inserito da: Simona. (3 giugno 2008).

C’era una volta, in un paese chiamato Verdeparadiso, una bambina che non aveva mai conosciuto il mare.
Il suo desiderio era molto forte perché, i suoi nonni, grandi avventurieri di Verdeperadiso, per farla addormentare, gli raccontavano le loro mirabolanti avventure vissute lontano da casa.
Una di queste raccontava proprio del mare, dei suoi profumi intensi e del suo azzurro cristallino. Stella, questo era il nome della bambina, non riusciva che a pensare alla fortuna che avessero avuto i nonni nel vedere un così meraviglioso spettacolo ed ogni giorno continuava a fantasticare.
Il suo paese si trovava su una montagna molto alta in cui vi abitavano numerose specie di alberi, uccelli ed animali di ogni genere. Tutti la conoscevano come l’esperta della grande distesa azzurra.
Stella, nelle ore libere della giornata, amava passeggiare tra i boschi e ad ogni fiore che incontrava si rivolgeva con estrema attenzione per ritrovare in loro colori simili a quelli dei fondali marini. Le rose blu erano le sue preferite, in loro vedeva ogni gradazione del colore di quella grande distesa che lei adorava.
Un giorno, mentre passeggiava tra i prati, incontrò due amiche, la marmotta Luisa e l’aquila Federica. Assieme a loro trascorse una piacevole giornata e prima di salutarsi decisero che, all’indomani, sarebbero scese a valle per vedere il mare.
La notte passò in fretta per Stella che, ansiosa per la sua avventura, fantasticava nel suo letto di foglie.
Come previsto, alle 8:30 del mattino, le tre amiche si ritrovarono sulla cima del monte Amico e Stella e Luisa salirono sulla schiena di Federica e volarono per la vallata. Il sole da lassù sembrava così vicino da far battere forte il cuore, le nuvole sembravano panna montata e… in basso… una distesa verde smeraldo faceva da sfondo ad immensi prati di girasoli.
Ad un certo punto ecco che si apre di fronte a loro un’enorme distesa azzurra, a tratti di un blu intenso, che li lasciò completamente senza fiato. Stella non credeva ai suoi occhi ma, scesi a terra, videro che il bellissimo spettacolo era rovinato dalla sporcizia lasciata sulle spiagge dagli umani.
“Questo non è giusto!” disse Stella arrabbiata.
“Hai ragione, ma cosa possiamo fare?” risposero le altre.
“Dobbiamo tornare a Verdeparadiso, riunire tutti e parlarne! Loro ci aiuteranno a risolvere la situazione!”
“Sì Stella!!!”
Il giorno dopo, riuniti tutti sotto la grande quercia, decisero di aiutare Stella nella sua impresa raccogliendo ciascuno la sporcizia che si trovava sulla spiaggia. Il mattino seguente salirono sulle loro Ecoaquile volando alla volta del mare.
Di gran lena tutti si misero a togliere la sporcizia che gli umani avevano disseminato ma qualcuno ebbe un dubbio “… e se domani gli umani continuassero a sporcare? Noi come possiamo fare?”
Stella ebbe un’idea: “Ragazzi, facciamo che questa avventura diventi il nostro lavoro! Il nonno mi raccontava che con questi rifiuti possiamo creare nuova energie, nuovi oggetti!!! Raccogliamola tutta e utilizziamola per creare nuovi quaderni per i bambini, libri, bottiglie, insomma tutto quello che ci può servire per migliorare la nostra vita a Verdeparadiso!!!”.
Da quel giorno, vere e proprie missioni, partivano da Verdeparadiso verso il mare e molti oggetti furono creati grazie all’idea di Stella che, con enorme soddisfazione, aveva regalato al mare un altro colore!

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