Storia di mal di scuola

Questa è la filastrocca di Margherita (29 Aprile 2009)

Suona la sveglia, alzati su!
Guarda che meraviglia il sole lassù!
Pierino però non si vuol svegliare,
lui a scuola non ci vuol proprio andare!
“Corri corri, è tardi Pierino!”
Dice la mamma preparando il panino
Pierino alla scuola proprio non ci vuol pensare
e nei suoi sogni vede il mare…
Un mare blu che è una meraviglia,
sotto la sabbia lui trova una conchiglia,
una conchiglia con cento, mille colori,
più che una conchiglia sembra un mazzo di fiori!
Ed ecco che dalla conchiglia
esce un suono melodioso,
un suono che canta un grido gioioso,
ma non è il solito suono lento,
quello del vento,
è un suono di festa.
Pierino guarda e dentro la conchiglia
vede una foresta,
anzi no, guarda meglio Pierino, non c’è una foresta ma un bel giardino!
Un giardino pieno di gente,
che canta, che balla, che gusta il presente.
Guarda, guarda meglio e vede una bambina,
è bella, è luminosa, è proprio una fatina!
La fatina gli sorride
e in meno di un secondo
Pierino si ritrova catapultato in quel mondo.
È un mondo strano, forse un po’ fatato,
in alto vede il sole, ma anche un cielo stellato…
Pierino è un po’ turbato in mezzo a quella gente,
ma guarda affascinato quel mondo differente.
Le persone sono tante e di tutti i colori,
con tre occhi e quattro braccia
e un sorriso grande in faccia.
Quando serve, queste persone,
si posson trasformare,
un pesce o un cavallo loro posson diventare.
Pierino si chiede: “Ma dove son capitato?“
Ma ecco che a un tratto rivede la Fatina,
piano piano si avvicina
e gli chiede un po’ agitato
“Ma in che posto mi hai portato? “
La fatina sorride e dopo un po’ risponde
“Questo è il mondo dei Baraonde!
E’ un mondo dove tutto puoi provare,
se con la fantasia sai volare…“
“Io non vorrei“ dice Pierino
“andare a scuola ogni mattino“.
La Fata risponde
“Guarda i fiori, loro a scuola non vanno,
oltre a questo, tante cose non fanno.
Tutto il giorno restan fermi, aspettando qualcuno,
che gli dia un po’ d’acqua e non li lasci a digiuno.
Non sono costretti a svegliarsi presto al mattino,
non sanno quanto è brutto
fare in classe un compitino,
non sanno quanto è duro, stare fermi e in silenzio, per loro è naturale,
altro non posson fare.
Forse si stancan meno però…
…non sanno neanche quanto è bello sapere,
e dire agli altri tutto quel che si sa,
non sanno neanche quanto è bello imparare
e dopo tanti sforzi esser capaci di fare,
e diventar grandi ogni giorno di più…
Capirai che la scuola è una magica bacchetta,
che ti permette di realizzare
la vita che vuoi fare.
La scuola è una bacchetta,
non te lo dimenticare,
quindi corri, vai di fretta,
per poterla conquistare…

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