Il testamento dell’albero
Trilussa, pseudonimo di Carlo Alberto Camillo Mariano Sallustri (1871 - 1950)
Leggiamo insieme: Il testamento dell’albero di Trilussa
Un albero di un bosco
chiamò gli uccelli e fece testamento:
“Lascio i miei fiori al mare,
lascio le foglie al vento,
i frutti al sole e poi
tutti i semi a voi.
A voi, poveri uccelli,
perchè mi cantavate le canzoni
della bella stagione.
E voglio che gli sterpi,
quando saranno secchi,
facciano il fuoco per i poverelli.
Però vi avviso che sul mio tronco
c’è un ramo che dev’essere ricordato
alla bontà degli uomini e di Dio.
Perché quel ramo, semplice e modesto,
fu forte e generoso: e lo provò
il giorno che sostenne un uomo onesto
quando ci si impiccò”.
Cenni su: Il testamento dell’albero
Nel testo Trilussa racconta la generosità dell’albero, verso gli animali, i poverelli e soprattutto verso quell’infelice che impiccandosi a un suo ramo decise di morire.
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