Tre scozzesi
F. Di Matteo
Se vi piace questa canzone, che partecipò alla 14° edizione dello Zecchino d'Oro (1972), dovete ringraziare Rosella (10 ottobre 2002).
Sono scesi giù dai monti della scozia
Tre tipi strani e tanto buffi come pochi
Con il gonnellino e con la cornamusa
Girano il mondo per cercare fortuna
Han formato un complessino come si usa
Con la chitarra l’organetto e cornamusa
Poi se avran successo ed anche un po’ fortuna
Guadagneranno da comprare la luna
Son tre tipi così originali
Hanno i baffi berretti ed occhiali
Una pipa che fa tanto fumo
E la fumano un po’ per ciascuno
Sono uomini e portan la gonna
Chi lo sa come veste la donna
Sono furbi son pieni d’astuzia
Ma che strana la gente di scozia
Firi firi firì firi firi firi firifà
Firi firi firì firi firi firi firifà
Non in treno ma viaggiando su un carretto
Loro risparmiano i soldini del biglietto
E così questo terzetto gira gira
Va per il mondo e non spende una lira
Son decisi a non sprecar nemmeno il fiato
Soffiano a turno nella loro cornamusa
Perché il viaggio è lungo e I casi sono tanti
Certo quel fiato può servirgli più avanti
E suonando suonando con arte
dei soldini li han messi da parte
hanno fatto una grande fortuna
ma non hanno comprato la luna
or non suonano più cornamuse
e non viaggiano più sul carretto
questi tre così pieni d’astuzia
da ricconi ritornano in scozia
Firi firi firì firi firi firi firifà
questi tre così pieni d’astuzia
da ricconi ritornano in scozia
questi tre così pieni d’astuzia
da ricconi ritornano in scozia