Un fumetto per UGA

Ecco la poesia di Maria Pia (7 marzo 2012).

Collocarti in un fumetto
può sembrarti un dispetto.
Nel giardino dei colori
s’intrecciano gli amori.
Il posto è assicurato!
Nessun animale vien cacciato.
I pensieri sono in rima,
ordiniamoli quanto prima.
La lumaca si è posata
dondolandosi sull’amaca.
Da giorni in cammino,
ci vuol proprio un riposino.
Dispettosa e assai graziosa,
l’ape si posa silenziosa
sul nasino dello scoiattolo,
che fa smorfie da mostriciattolo.
Sulla vetta il Grande Gufo
guarda tutti e pensa “Sono un UFO!”.
Glù, glù, glù il pesce abbocca
al sorriso del lombrico
che strisciando si sente fico.
La coccinella è fortunata,
nel fumetto si è intrufolata.
Il grillo vuol regnare,
e la farfalla lo aiuterà
a non strillare.
Manca lei la tartaruga.
Non disperate! Non è in fuga.
Tutti gridano “Dove sei? UGA”.
Ogni giorno è un racconto
in attesa del tramonto.
Il fumetto è una matassa
che l’artista crea e passa.

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