Un pino
Severino Ferrari (1856-1905)
Tratta da Sibi suis, Zanichelli, 1876
Leggiamo insieme: Un pino di Severino Ferrari
Calan l’ombre estive e il gelo:
già la terra è tutta bruna;
ma sorride, ecco, la luna
tra le nuvole del cielo;
e a quel pin dall’arduo stelo
di selvaggi augelli cuna
ch’ombre orrende al piano aduna,
scende bianca in bianco velo.
L’alto pin muove crucciosi
i suoi rami, come braccia
di giganti minacciosi.
Tu impauri; e al suol la faccia
chini e i grandi occhi amorosi…
Vedi, è un arbor che minaccia.
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