Un povero malato

Giuseppe Chiarini

povero malato

Leggiamo insieme: Un povero malato di Giuseppe Chiarini

Di sopra un muro guardano cinque allegri visini.
Ma che cosa c’è dunque laggiù tra i fiorellini?
È un povero fringuello, che da una fucilata
fu tramortito a terra, con un’ala stroncata.

I cinque bei visini si fanno seri seri;
guarda in giù fisso fisso, affacciandosi al muro.
Vorrebbero provare a fare da infermieri,
e già l’hanno raccolto, lo pongono al sicuro.

“Ti piace la tua casa nella gabbietta d’oro?
Non vedi com’è bella? Qui non ci tira il vento!
Ma forse che t’annoia di star senza lavoro,
di non poter trascorrere le vie del firmamento?

Sii buono, fringuellino, sii buono: se t’annoi,
diventa un po’ più forte, e ti daremo la via!”.
Pensava alla sua mamma, ai fratellini suoi,
il povero fringuello, che intanto si moria.

Ed ecco che un bel giorno (triste giorno per loro)
tutti insieme i bambini vanno alla gabbia d’oro.
Il fringuello era morto. Per tutta la giornata
non si sentì rumore di un gioco, una risata.

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