Un sogno pazzo

Questo testo è stato scritto da Davide, 7 anni, che frequenta la classe II E della scuola elementare Crispi di Roma. (21 gennaio 2009).

Un giorno sono andato in un negozio con un giocoliere. Il giocoliere ha comprato venti cani. Ma un cane era finto, allora il giocoliere gli ha aperto la bocca e c’è comparso un ologramma di tanti sogni: un galeone fantasma, l’incubo degli incubi, il mostro mostruoso e il sogno matto dei più matti. Io ho scelto il più matto.
Mi sono ritrovato sul soffitto di una casa. Tutto era sul soffitto e c’era un’enorme bacinella. A un certo punto il giocoliere cadde nella bacinella e gridò: “Aiuto!”
Poi tornò sopra con un auto lunga un chilometro e gridai: “Ma che stai facendo?”
Lui mi rispose: “L’autostop”
“Cosa!?”
“Sì, proprio l’autostop”.
A un certo punto l’auto rimbombò. L’auto diventò una formica poi un elefante, poi una farfalla, poi una lucertola, poi una briciola di pane e infine un ombelico. All’improvviso una rana sbucò dalla parete e disse: “Ruru ru ru” e io gli risposi: “Cosa?”
“Cra cra cra”, a un certo punto mi ero scocciato e l’ho abbandonata e sono inciampato su un megarazzo. Il megarazzo è partito e ha spaccato in due la luna, sono atterrato su Saturno e mi sono chiesto: “Dove sono i pattini?” Mi hanno risposto: “Di là” e ci sono andato e ho trovato un vecchio ubriaco che vendeva i pattini e io li ho comprati e sono andato a pattinare sul ghiaccio e ho mangiato i poc corn e li ho sparsi da per tutto.
Ma a un certo punto un meteorite ha spaccato Saturno e l’universo e non so dove mi sono trovato. C’era qualcosa ma non so cosa, era una bomba, no, era em era be, non lo so ma qualcosa c’era. Ma che era un gigante? Si proprio un gigante che mi lanciò non so dove.
E mi sono ritrovato nel letto.

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