Una parola tira l’altra…

Ecco la filastrocca di Beppe (5 dicembre 2002).

“Indovina indove vado.”
“Non si dice mica indove!”
“Non lo dico, te lo chiedo.”
“Non capisci e ne ho le prove.”
”Macchè prove, ne sei privo.”
”E tu un pravo provolone!”
“Ti denuncio, vai in prigione!”
“Che prurigine! Cattivo!”
“Io cattivo? Se son schivo!”
“Schiva allor ‘sta sberla qui!”
“Giù le mani, fermo lì.”
“Fermo? In forma son perfetta!”
“Ed io scappo in bicicletta!”
“Io t’inseguo allora in moto!”
“Io scateno un terremoto!”
”Protezion, chiamo, civile.”
“Ma va! Stolto, tristo e vile!”
“Vile dirlo qui non vale!”
“Vale! e vil sei colossale!”

E va avanti ‘sto confronto
di parole e chi è più tonto
e pur come andrà a finire,
al lettore stabilire.

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