Venerdì – La strega in aereo
Sofia Gallo
Amalia, la strega che tutto sbaglia, voleva andare in una terra lontana, di cui le aveva parlato lo zio Suspiro.
La terra si chiamava Ostralia ed era vastissima. In una parte di essa, la Cangurlandia, abitavano le cangurstreghe.
Esse non cavalcavano spelacchiate scope di saggina, ma veloci canguri e si divertivano un mondo.
Amalia sognava ad occhi aperti. Si immaginava in groppa ad un canguro con i capelli al vento, mentre si truccava o si limava le unghie.
Così un bel giorno decise di partire.
Ma la sua scopa si rifiutò di accompagnarla.
“Volare fin là per farmi sostituire da uno stupido canguro? – disse la scopa – Mai e poi mai”.
Amalia non riuscì a farle cambiare idea.
Allora decise di andare in aereo e telefonò all’aeroporto.
“Voglio prenotare un posto da strega sul primo aereo in partenza per l’Ostralia – disse – e voglio atterrare in Cangurlandia, altrimenti farò sparire aereo, pilota e passeggeri”.
La compagnia aerea Ostrolair andò a prenderla a casa, onorata di avere una strega tra i suoi clienti.
Il pilota però non sapeva niente di Cangurlandia. Pensò che di canguri fosse piena tutta l’Ostralia e atterrò in un posto qualsiasi.
“Grazie mille – disse Amalia scendendo dall’aereo come una regina – Viaggio eccellente”.
Vide un canguro e lo chiamò per cavalcarlo. Il canguro la guardò fisso e fischiò.
Arrivarono allora decine di canguri che si misero a tormentare la povera Amalia. Si aggrappavano ai capelli, le strappavano il vestito, si trasformavano in animali orribili e ridevano, ridevano.
“Schifose bestiacce, via – gridava Amalia disperata – Aiutooo! Ma dove sono le cangurstreghe?”.
“Sono loro le cangurstreghe”, disse una voce.
“Chi sei?”, gridò Amalia.
“Sono la tua fedele scopa di saggina. Sono venuta ad aiutarti. Salta in groppa che ce ne andiamo”.
Amalia non se lo fece dire due volte.
“Suspiro ti ha preso in giro – disse la scopa volando verso casa – Le cangurstreghe sono
le streghe più cattive del mondo. Si travestono da canguri per non esser riconosciute.
Tu volevi diventare una di loro. Davvero una bella idea! “.
“No, no, la mia era pura curiosità – rispose Amalia che non accettava mai di sbagliare – Io cercavo soltanto una buona scusa per fare un viaggio in aereo. Senza offesa è molto, ma molto più comodo di te!”.