Viva la solidarietà (gran concerto nel bosco…)

Gloriana Solaro

Viva la solidarietà (gran concerto nel bosco…)
Un simpatico cagnetto,
chiamato Iulilù,
sempre in giro vuole andare
e con Eva, dai riccioli d’oro, giocare.

Son proprio birichini,
si voglion tanto bene
e hanno, per amichetti,
tantissimi animaletti.

Un giorno, per il bosco,
si son messi a scorazzare,
ma, triste, il loro cuore,
hanno sentito diventare.

Tanti loro amici
non vivevano felici,
erano tanto poveri
e i loro cuccioli tanto infreddoliti.

Agli uccellini, appena nati,
mancava il pigiamino,
a chi mancava la giacca,
a chi la sciarpa e a chi il cappellino.

Iulilù ha chiesto ad Eva
cosa si potesse fare
e la bimba pensò subito
ad un concerto solidale.

E musetto pelosetto
ha considerato, idea geniale,
quella di utilizzare la musica
per un evento solidale.

Nel boschetto delle querce,
hanno convocato una riunione,
pronti a dare il via
all’organizzazione.

Per un concerto da realizzare,
un coro e un’orchestra
si dovevano formare
e, del bosco, il sindaco e la giunta
invitare a partecipare.

Il sindaco era un gufone
vecchio, saggio e oculato,
la giunta aveva, al seguito, uno stuolo
di istrici, grilli parlanti e un furbastro volpone.

Nel corso della riunione,
durata per due ore,
sono stati puntualizzati
i dettagli dell’intera situazione.

Si è stilato un manifesto
su carta pergamena
e furono inviati due usignoli
a prender le adesioni.

Tantissimi musicisti e canterini
volevano essere scritturati,
dicevano di saper ballare, cantare
e, famosi, voler diventare.

Si sono fatti avanti
cicale, pettirossi e pulcini,
rondini, usignoli e coniglietti,
api, libellule e grilli canterini.

Anche gli animali
della valle sottostante
contenti, hanno deciso di partecipare
all’iniziativa solidale.

Asini e cavalli,
pecore e mucche,
cani e gatti,
galline e galli.

Si davan tutti arie
e volevano, con una performance,
il timbro della voce mostrare
per farsi scritturare.

L’allodola trillava,
l’usignolo gorgheggiava,
il pulcino pigolava,
il pettirosso chioccolava.

La rondine garriva,
il grillo friniva,
la zanzara ronzava,
il serpente sibilava.

Il lupo ululava,
il cavallo nitriva,
la mucca muggiva,
l’asino ragliava.

La direzione del concerto
è stata assegnata
ad un Direttore esimio,
un austero grillone plurilaureato.

Ma che grande tafferuglio…
per formare la corale
assegnare le parti vocali,
facile non era e si doveva sodo lavorare.

Ma il valente Direttore,
con grande serietà,
sopra il tronco di una quercia
si sedette ad ascoltare.

Ci vollero ore per selezionare…
dopo i vocalizzi
ognuno si esibiva nel crescendo
della scala musicale.

La parte dei “tenori”
è stata affidata agli animali
con la cassa toracica vibrante,
lupi, cavalli, cani e galli.

Ai “soprani è stata assegnata
la melodia principale,
la parte solista ad un’allodola
che, in do maggiore, trillava.

Per la sezione “bassi”
gatti e asini sono stati individuati
perché l’estensione della loro voce
è stata valutata “grave”.

Nel registro dei “contralti”,
sono state smistate
rane vivaci
rondini e cicale.

Un rimprovero alle rane,
che non chiudevano bene la vocale,
un cra cra troppo aperto
e a sentirlo non faceva un bell’effetto.

Alla fine venne fuori
un bel coro a voci miste,
di soprani e di tenori,
di bassi e di contralti, tutti bravi e tutti matti.

Alla prova generale venne raccomandato
di cantare usando il diaframma
e prender fiato, se nella partitura
c’è la virgoletta, posta sopra il pentagramma.

Bisogna stare attenti
all’intensità del suono,
di massima importanza, per l’attacco,
è guardare la bacchetta del Direttore.

A Eva e a Iulilù
è stata affidata la regia,
a libellule e farfalle,
la coreografia.

Vi presento gli orchestrali:
ai tamburi stanno i grilli,
un coniglio alla grancassa
e un asinello si esibisce al violoncello.

Alla viola c’è un cinghialone,
soffia la mucca ad un trombone,
al pianoforte la cavalletta,
ai violini le zanzare non fanno una stecca.

All’arpa una libellula,
ai flauti gli usignoli,
alla chitarra un gatto,
dallo sguardo soddisfatto.

Le lucciole brillanti,
hanno dato l’adesione,
posizionandosi sul palco
per l’illuminazione.

La sera del concerto
tutti eran pieni di lustrini
era elegante il Direttore
in abito nero, con un gran cravattone.

Al “bum” della grancassa
coristi ed orchestrali,
attenti e in silenzio,
dal Direttore aspettavano il segnale.

Dentro una cornice di stelle ed emozioni
alla presenza del Sindaco,
e della giunta comunale,
iniziò il concerto con una direzione magistrale.

Gli acuti prestigiosi dei coristi
e le noti dolci degli orchestrali,
hanno fatto del concerto
un evento eccezionale.

Tutto il bosco inebriato
in un applauso è scoppiato
ed è stato talmente forte
da far tremare foglie, rami e rocce.

Eva sorrideva,
Iulilù scodinzolava,
felici che con la generosissima raccolta
i loro amici avevano aiutato.

Commossi, hanno ringraziato,
sostenendo che importante è nella vita,
dare una mano a chi è triste e disperato
e ha bisogno di essere aiutato.


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