Volto segna tempo

volto

C’è intorno ai miei occhi un gran calpestare
galline bislacche che sanno volare
creature di piuma con zampe ruspanti
son simili a me: leggere, pesanti.

In fronte ho due rette che sembran binari
Ci corron pensieri che variano orari
Li carico d’ansia, di attese e d’amore
Ma ho chiuso il passaggio ai treni a rancore.

Intorno alla bocca due parentesi tonde
Più passano gli anni più sono profonde
Le apro e le chiudo, scontorno l’umore
Proteggo il sorriso, lo scudo del cuore.

Poi faccio la conta dei miei capillari
Li ho rotti nei parti e non li ripari
che “dare alla luce”, è una strana espressione
ma rende l’idea della deflagrazione.

Il volto è un lenzuolo al sole asciugato
Ci dorme la vita, l’ha un po’ stropicciato
Ma è bello così, nessuno lo nega
Noiosa è l’età che non fa più una piega.

Diffido dei visi stirati a vapore
È gente che ride col silenziatore
La vita t’intaglia, tu lasciala fare
Il mare in tempesta si lascia increspare

Cancelli le rughe dai bei lineamenti
Ma il lifting che cerchi è ai tuoi sentimenti
Lo so che a guardarle ti sembrano brutte
Ci ho messo una vita e le rifarei tutte.

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