Cosa mangiano le oche
Le oche sono tra gli animali della fattoria più conosciuti dai bambini.
Protagoniste della vita dell’aia ma anche di tante storie, cartoni animati e fumetti.
Ecco perché abbiamo deciso di farvele conoscere meglio, scoprendone insieme alcune curiosità.
Caratteristiche e curiosità
L’oca, infatti è un pennuto tipico di cortili e fattorie, caratterizzato da un aspetto simpatico e un po’ buffo e dal piumaggio candido. Le oche spesso vengono chiamate e conosciute con il nome di papere.
Generalmente, le oche sono di indole prevalentemente mansueta, ma se si arrabbiano diventano aggressive e violente. Ecco perché spesso nelle favole sono loro a guidare le rivolte e i litigi nella fattoria.
Possiamo tranquillamente affermare che questo animale ha uno spirito fortemente battagliero.
È bene che ve lo ricordiate nell’approcciarle…Vi consigliamo di evitare di disturbarle.
Le oche sanno volare?
L’oca domestica a differenza di quella selvatica non è in grado di volare.
Tuttavia, questo non la rende meno abile nella capacità di sorveglianza: soprattutto i maschi, sono molto chiassosi e iniziano a starnazzare quando in giro ci sono degli estranei.
Sono dei guardiani molto affidabili e vi consigliamo di non farle adirare, potrebbero stupirvi in quanto ad aggressività.
Le oche, pur senza saper volare, con il loro becco e le loro ali, si sanno difendere molto bene.
Che cosa mangiano
Le oche mangiano soprattutto vegetali e in particolare mais e insalata, ma a volte amano assaggiare dei piccoli invertebrati che trovano in prossimità delle pozze d’acqua.
Sono degli animali molto longevi, vivono anche 50 anni e possono deporre più di 50 uova all’anno.
Le oche protagoniste delle filastrocche
La favola dell’oca
La favola dell’oca
è bella ma è poca.
Vuoi che te la conti?
Non bisogna mai dir “sì”
Perché finisce lì.
La favola dell’oca
è bella ma è poca.
Vuoi che te la conti?
O che te la dica?
Non bisogna mai dir “sì”
perché dura tutto il dì.
La favola dell’oca
è bella ma è poca.
Vuoi che te la conti,
o che te la canti?
Ocarina grassa e bianca,
seduta sulla panca,
se vuoi che te la canti
io te la canterò!
L’oca giuliva
Poesia di Puccia
Se ne va la bella ochetta,
con un piglio un po’ da sogno.
piano, piano nello stagno.
Le sue piume si rassetta,
sotto l’acqua infila il collo
e poi lo scrolla in grande fretta.
Pronta e tutta sistemata,
danza al suon di un “minuetto”,
le fan coro tutt’intorno le ranocchie del “laghetto.”
La giuliva non si cura di ascoltar quelle” ranelle”,
preferisce rimirarsi gli occhi, il becco e le “piumelle”.
Passa il tempo in quello” specchio”, a curarsi nell’aspetto :
non le importa se c’è il sole o vien giù un acquazzone,
quella dolce e cara ochetta vuole essere perfetta.
Oca la foca
Filastrocca di D. Donati
Guarda, guarda qua
C’è un bambino sul sofà
Guarda un poco più vicino
Troverai un altro bambino
Guarda un poco più lontano
Ce ne sono due per mano
Siamo andati dai vicini
Per chiamar altri bambini
Manchi solamente tu!
Laggiù nella savana, la iena
Nel rider si scatena la iena, ah ah!
Nell’acqua invece il pesce
La parola non gli esce, uh!
Povero pesce!
Ma noi non siamo come gli animali
Sappiamo ridere e scherzare perché
Il Signore ci ha messi tutti insieme
Se vuoi scoprirlo vieni con me
Fra il freddo e il ghiaccio i poveri pinguini
Non posson cinguettar con gli uccellini
Al Polo Nord la foca
Sgambetta come un’oca. Ciao!
Oca la foca
Il cane e il gatto e il topo che amici
Insieme non son certo felici
I lupi con gli agnelli
Non stan certo da fratelli, oh, poveri agnelli!
Ma noi non siamo come gli animali
Sappiamo ridere e scherzare perché
Il Signore ci ha messo tutti insieme,
se vuoi scoprirlo
vieni con me