Cosa succede se una pecora non viene tosata

pecora

La pecora è tra gli animali che sono stati addomesticati dall’uomo sin da epoca remota.

L’allevamento di questo ovino ha infatti accompagnato la civilizzazione degli esseri umani.

C’è stato un tempo infatti in cui questi animali sono stati fondamentali per la nostra sussistenza.

Ma ancora oggi le pecore rappresentano una importante risorsa.

Il loro latte per nutrirsi e fare tantissimi squisiti formaggi; la carne per alimentarsi e il pelo per coprirsi.

Dalla cardatura del loro manto infatti si realizza la lana.

tosatura pecora

Quando si tosano le pecore?

In primavera ogni anno le pecore vengono tosate.

Questo avviene per due motivi:

  • raccogliere la lana per venderla;
  • dare sollievo alla pecora dal peso della lana che in estate può surriscaldarla.

Non tosare le pecore può comportare gravi infezioni per l’accumulo di urina e letame.

Inoltre, avere il pelo curato aiuta a regolare la temperatura corporea.

pecora Baraack

La pecora Baarack

Una pecora selvatica che vagava in una foresta in Australia ha ricevuto la sua prima tosatura.

Sono stati ricavati oltre 35 kg di vello (il nome con cui si indica il manto degli ovini).

I soccorritori hanno chiamato questa pecora Baarack dai suoi salvatori, l’ovino aveva un manto così folto e trasandato da procurargli problemi alla vista.

Baarack è infatti un montone di razza merino che aveva abbandonato la vita domestica per quella selvatica e, dopo 5 anni, si è ritrovato addosso tutti quei chilogrammi di lana in eccesso.

In questo tipo di pecore selezionate dall’uomo per produrre il pregiato filato, infatti, il vello cresce di continuo e va tenuto sotto controllo con tosature annue.

La povera pecora quando è stata ritrovata era molto debilitata perché il voluminoso manto gli impediva i movimenti rendendo difficile nutrirsi. Inoltre, la lana cresciuta sopra gli occhi ne oscurava quasi del tutto la vista.

pecora baarack

Leggiamo insieme La pecora

Poesia di Emma Minoia

Sali, vispa pecorella!
Sali, sali, agile e snella.
Bruca l’erba profumata
che dal monte t’è donata.
Sì fragrante non l’avrai,
quando al piano tornerai.
Bevi l’acqua cristallina,
che saltella per la china,
fiuta l’aria, godi il sole,
tutta avvolgere ti vuole.
Poi, distesa sul pendio,
loda l’opera di Dio.

 


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