La Pasqua in Sicilia
Come si festeggia la Pasqua in Sicilia?
Un tempo a Messina, in modo particolare, ma anche in altre parti della Sicilia, le campane delle chiese suonavano il Gloria per annunciare la Resurrezione di Gesù già alle 11 del sabato precedente la Domenica di Pasqua.
Mentre le campane suonavano, accompagnate dalle sirene delle navi nel porto, si mangiava la cuddura, dal greco kulloura, ovvero corona: una ciambella intrecciata, accompagnata con salame e favette e, all’interno, in bella vista, almeno un uovo sodo.
Ancora oggi la cuddura è un dolce tipico siciliano.
A questa tradizione culinaria era abbinato un giochino che si faceva fare ai più piccoli mentre si consegnavano loro le ciambelle da mangiare: i bambini tiravano in aria le “cuddure”, all’interno delle quali erano state infilate delle uova sode, appunto, cantando la filastrocca “A Gloria Sunau”:
La Gloria sunau (la Gloria è suonata)
la cuddura si spezzau (la ciambella si è spezzatta)
si spezzau a mossa a mossa (si è spezzata a piccoli pezzi)
la cuddura senza ossa (la ciambella non ha più le ossa).
Se volete leggere la filastrocca per intero, cliccate qui: A Gloria sunau.
Se invece volete provare anche voi a realizzare la ciambella tipica siciliana, ecco la Ricetta della Cuddura con l’ova.
Oggi il gioco ha una variante, che in pratica fa rotolare le uova della cuddura lungo un percorso, come se fosse una sorta di pista delle biglie. Solo che al posto delle biglie ci sono le uova sode! Per conoscere le regole e lo svolgimento del gioco, cliccate qui!
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