Poesie di Eugenio Montale
Raccolta delle più belle Poesie di Eugenio Montale
Tra i più grandi poeti italiani del Novecento c’è certamente Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981).
Ma egli non fu solo un grande poeta; fu anche scrittore, traduttore, giornalista, critico musicale, critico letterario e pittore italiano.
Fu nominato senatore a vita nel 1967 e ricevette il premio Nobel per la letteratura nel 1975.
Le sue maggiori raccolte di poesie sono: Ossi di seppia (1925), Occasioni (1939), La bufera e altro (1956), Xenia (1966), Satura (1971), Diario del ’71 e del ’72 (1973) e Quaderno di quattro anni (1977).
Nelle Poesie di Eugenio Montale si scopre la sua visione della vita che al poeta appare priva di senso profondo e caratterizzata da un susseguirsi di eventi dolorosi e negativi. Montale nei suoi testi esprime sempre una grande disillusione verso la realtà.
Il tono di Montale è sempre pacato, ma le sue poesie sono comunque sempre in grado di evocare grandi emozioni.
Il linguaggio è sempre preciso e diretto e il poeta utilizza spesso nei suoi testi il correlativo oggettivo, cioè utilizza una serie di oggetti che sono in grado di suscitare emozioni nei lettori.
Per esempio anche il semplice titolo della raccolta Ossi di seppia è un correlativo oggettivo.
Infatti gli Ossi di seppia ci rimandano a una spiaggia assolata, a resti abbandonati nelle profondità del mare, risvegliando in noi un’emozione di desolazione e morte.
Il paesaggio è sempre descritto come abbandonato, secco, battuto dal vento.
La calura estiva del primo pomeriggio è sempre immobile, ferma, assolata…
La natura non è piena di vita, ma carica di presagi funesti.
Nelle Poesie di Eugenio Montale sono molto importanti anche le figure femminili, per esempio Clizia ne “Le Occasioni” o Drusilla Tanzi, moglie del poeta, in Xenia.
Le donne sono sempre figure amate e lontane, in grado di sollevare il poeta dal vuoto dell’esistenza.
Immagine tratta da Wikipedia
Poesie di Eugenio Montale disponibili
- A pianterreno di Eugenio Montale
- Felicità raggiunta, si cammina di Eugenio Montale
- Forse un mattino di Eugenio Montale
- Ho sceso milioni di scale di Eugenio Montale
- I limoni di Eugenio Montale
- I primi di Luglio di Eugenio Montale
- Il primo gennaio di Eugenio Montale
- Il rondone di Eugenio Montale
- L’abbiamo rimpianto a lungo l’infilascarpe di Eugenio Montale
- L’anguilla di Eugenio Montale
- La casa dei doganieri di Eugenio Montale
- La solitudine di Eugenio Montale
- Mediterraneo di Eugenio Montale
- Meriggiare pallido e assorto di Eugenio Montale
- Nei miei primi anni di Eugenio Montale
- Non chiederci la parola che squadri da ogni lato di Eugenio Montale
- Portami il girasole di Eugenio Montale
- Precoce inverno di Eugenio Montale
- Prima del viaggio di Eugenio Montale
- Spesso il male di vivere ho incontrato di Eugenio Montale
- Tramontana di Eugenio Montale
Segnaliamo inoltre una poesia che NON È di Eugenio Montale, ma è DEDICATA a Eugenio Montale da un altro famosissimo poeta: A Montale di Angiolo Silvio Novaro
Se tra le Poesie di Eugenio Montale che vi proponiamo non trovate quella che cercate, segnalatelo alla Redazione e faremo il possibile per seguire i vostri suggerimenti.
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