#Mammeperlattetigullio: Latte Tigullio, patata quarantina e tante storie

Latte Tigullio

Sono stata invitata a Rapallo dalla Centrale del Latte Tigullio per una visita guidata allo stabilimento dove si fa il latte e una serata mondana sul #greencarpet, per assaggiare le specialità tradizionali del territorio ligure. In quest’occasione ho sentito raccontare storie e leggende affascinanti che vorrei condividere con voi.

Latte Tigullio

Cominciamo dalla parte scientifica, ovvero il ciclo del latte: cosa succede nel passaggio dalla stalla con le mucche allo scaffale del supermercato?

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Dopo aver indossato camice e cuffietta insieme al altre mamme-blogger, sono entrata nel cuore della Centrale del latte di Rapallo dove i responsabili della produzione ci hanno fatto un interessante ripasso.

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E ci hanno spiegato molto bene e con passione tutti gli step: dalla pastorizzazione, al confezionamento, passando per l’omogeneizzazione della panna e mostrandoci il funzionamento dei vari macchinari all’avanguardia. Noi attente come scolarette, prendevamo appunti.

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Qui tutto è pensato per garantire i migliori standard di qualità e sicurezza, dalla scelta delle stalle piemontesi certificate di alta qualità fino al packaging attento all’ambiente.

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Ecco un video divertente che riassume tutto il processo e che potete far vedere anche ai bambini, che sicuramente saranno curiosi di capire da dove viene il latte che bevono ogni mattina.

Latte Tigullio – Centrale Latte Rapallo – Video Promo from FattoreMamma on Vimeo.

Ma questo era solo l’inizio della storia, perché la Liguria è terra di antiche tradizioni, anche gastronomiche, che ora qualcuno per fortuna sta cercando di riportare in vita.

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Nel fare i pansoti a mano, come una volta e come fa lo chef Messina del pastificio La Casana, con prescinseua (formaggio tipico a metà fra lo yogurt e la ricotta) e preboggiun (un misto di erbe che crescono spontanee da queste parti) c’è arte e poesia. Il risultato è che sono buonissimi da mangiare anche crudi!

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Da Parla come mangi poi abbiamo conosciuto un magnifico oratore buongustaio che ci ha illuminato con la storia della patata quarantina, una varietà tipica dell’Appennino ligure, nota per la sua bontà fin dal 700 e che rischiava l’estinzione fino a qualche anno fa.

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Esperto conoscitore di formaggi, che nella sua bottega sono protagonisti assoluti insieme al vino, Guido ci ha intrattenuto con favole e leggendi delle valli. La mia preferita è quella del Parmigiano-Baraban che arrivava con i soldati che da Parma scollinavano per abbordare le ragazze liguri, armati di forme di formaggio. #mammeperlattetigullio

 

 

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