Il mio albero #aspettandonatale

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Questo fine settimana abbiamo fatto l’albero! Anche se le vetrine sono già addobbate da un pezzo e se ormai tutti giocano d’anticipo, io preferisco restare ancorata alle tradizioni e addobbare la casa tra Sant’Ambrogio e l’Immacolata. Ricordo ancora quando ero piccola e cominciavo a fare il conto alla rovescia per tirare fuori dagli armadi le palline e i nastri colorati, quelli tutti pelosi e luccicanti, anni settanta. E poi i primi alberi fatti con i miei figli bebè che mi osservavano stupiti dalla loro sdraietta: niente palle di vetro e nessun gingillo a portata di manina. Dopo, sono arrivati invece quelli fatti proprio da loro, con gli addobbi appesi alla rinfusa, che io sistemavo di nascosto, per non tarpare la creatività infantile. Abeti veri e profumati hanno ceduto il passo, con gli anni, ad alberelli sintetici, che non perdono aghi e si riciclano, in una visione più green del Natale, ma la magia è rimasta identica.

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Nella nostra famiglia il rito di fare l’albero tutti insieme resiste anche adesso che i bambini sono cresciuti e, tra una stella e una lucina, corrono a controllare lo smart-phone, per rispondere ai whatsapp. La new entry da due anni a questa parte è però la presenza di Baghi-la gatta nei preparativi natalizi. E’ lei la più eccitata quando dalla cantina vede arrivare gli scatoloni con gli addobbi e sogna solo di buttarcisi dentro a capofitto. La troviamo saltellare con le palline dorate tra le zampe o a soffiare al puntale che –chissà come mai- non le piace. In questi giorni nessuno si arrabbia per non rovinare l’atmosfera e poi apprezziamo il contributo di tutti, anche di una micia un po’pazzerella.

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Dopotutto i nostri non sono abeti di design, studiati a tavolino per arredare il salotto, ma alberi pieni di sentimento e fantasia. Ecco le mie linee guida: tanto rosso portafortuna, qualche decorazione vintage o ricordo del cuore e qualcosa di originale da appendere, che sia ogni anno diverso. Quando ero bambina, insieme a una vecchia zia, preparavo dei dolci con le noci tritate e il cioccolato a forma di funghetto, che avevano un cordino oro per fissarli all’albero e guai a chi li toccava prima della vigilia. Non sono mai riuscita a riprodurli, ma l’idea delle decorazioni da mangiare mi è sempre piaciuta. Quest’anno sul mio albero per la prima volta hanno fatto capolino tra i rami tanti dolcissimi babbini natali Kinder, che dite riusciremo a resistere alle tentazioni #aspettandonatale?

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Intanto la nostra attesa è ogni giorno più dolce, perché il calendario dell’avvento Kinder è pieno di cioccolatini deliziosi. Noi lo abbiamo confezionato a mano con tanto amore come vedete qui, ma per i più pigri la novità è che esiste anche un calendario Kinder già confezionato, pieno di sorpresine da scartare e gustare al risveglio.

E con il concorso natalizio dall’1 al 24 dicembre, acquistando i prodotti Kinder da appendere al tuo albero puoi vincere bellissimi regali, scopri come fare sul sito aspettandoilnatale.

 

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