La paghetta-card che insegna a risparmiare

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Finché i miei figli erano piccoli bastava un salvadanaio per cercare di inculcare loro il valore del risparmio. Ma ora che si avvicinano all’adolescenza entrano in gioco le paghette e i primi conti in banca.

Qualche tempo fa abbiamo deciso di aprire un conticino alla nostra primogenita, dove noi genitori con i parenti più stretti avremmo depositato via via qualche regalo in denaro. In realtà, i libretti di risparmio vecchio stampo, sono un’entità morta e –a mio parere- un po’anacronistica. Con il fatto che bisognava andare fisicamente in banca a depositare i soldi e che le operazioni possibili fossero molto ridotte sul quel tipo di conto, abbiamo finito tutti per dimenticarci della sua esistenza, mia figlia per prima, che infatti, per qualsiasi esigenza, veniva regolarmente a batter cassa.

Visto che porre dei freni diventava complicato, abbiamo deciso di mettere una pietra sopra il suo conto in banca e di cominciare, come fa la maggioranza dei genitori, con la paghetta in contanti, da elargire una volta alla settimana e da cui non si può “sforare”. Certo qualche passo avanti lo abbiamo fatto, ma io penso che il fatto di avere sempre a disposizione nel portafogli i soldi in contanti non sia una buona educazione al risparmio. Tanto è vero che non c’è mai stata settimana che dal totale sia avanzato un solo centesimo! E poi c’è il problema degli acquisti on line, che tanto pesano sull’insieme delle spese dei ragazzi digitali, che in contanti non si possono fare. E quindi spesso ci troviamo da capo con la solita solfa: “mamma mi compri, mamma mi scarichi”.

Io sento proprio l’esigenza di una forma diversa di paghetta, più moderna, che unisca i vantaggi del conto in banca (ovvero favorisca in qualche modo l’accumulo) con quelli di una carta di credito/bancomat pensata apposta per i giovanissimi. Una carta-paghetta che magari si azzera a fine mese, depositando direttamente quello che è avanzato (sempre che sia avanzato qualche cosa!) sul conto e riparta con il nuovo importo mensile (o settimanale) versato dai genitori. Una credit card che si possa utilizzare per gli acquisti on line, ma con un codice di sicurezza nelle mani dei genitori. E magari un sistema di punti (tipo quelli del supermercato) che incentivi il risparmio anziché la spesa, con un catalogo (ovviamente da sfogliare on line) di ricchi premi che facciano gola ai ragazzi.

E’un’utopia?  Questa è la mia idea e dato che Widiba sta raccogliendo spunti per costruire una nuova banca digitale basata sulle proposte degli utenti della rete, provo a chiedere a loro. Cosa ne pensate?

 

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Questo post è offerto da Widiba, la prima piattaforma di banking digitale costruita dalle persone

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