Il sogno di Jlepa

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Il sogno di Jlepa

di Sofia Gallo e Jasmika Halilovic
EDT
2010

Tutti nutriamo dei sogni: Jlepa vuole diventare una grande calciatrice, perché vede nella sua affermazione sul campo di calcio della scuola la possibilità di vincere l’emarginazione e di smussare la rigidità delle regole della sua tradizione rom…

La mia storia inizia da un sogno. Ho sognato di diventare una campionessa di calcio e di entrare nello stadio tra gli applausi dei tifosi. A testa alta.
Il sogno era così bello e io così fiera che ho deciso di imparare a giocare a pallone.
Certo non è facile.
Io sono una bambina rom e vivo in un campo nomadi. I miei genitori vedono un futuro diverso per me: il matrimonio, la casa, i figli. Però io mi dico: “Jlepa, devi provare!” e oggi chiedo ai miei amici Mirko e Sravko di allenarmi.
Mirko è poco convinto. Sravko, invece, sostiene che sono una dura e che posso farcela.
“Non dovete dirlo a nessuno”, dico io.
“Terremo la bocca chiusa. Fidati”, dicono loro.
Così andiamo nello spiazzo di terra in riva al fiume dove di solito giocano i ragazzi.
Mirko e Sravko mi mettono la palla tra i piedi e mi insegnano a fare i passaggi.
Io me la cavo, perché a scuola gioco coi compagni in cortile.
Alla fine del pomeriggio calcio un pallone in porta con tale forza da lasciarli senza parole. Mi alleneranno!

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