Lo spaventa-draghi e altre storie dalla Romania

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Lo spaventa-draghi e altre storie dalla Romania

di Sofia Gallo
Trascritto dal racconto a viva voce di Ciprian Ghiras
Illustrazioni di Luca Carnevali
Sinnos Editrice
2007

La figlia saggia del pastore

Servo da tutta la vita, un uomo ormai anziano faceva il pastore per il re..
Un giorno il re gli disse:
“Vai a vendere le pecore al mercato e torna con il denaro e le pecore”.
Il pastore, preoccupato per quell’ordine privo di senso, arrivò a casa mesto e di malumore.
“Padre, perché sei così triste?”, gli chiese la figlia.
“Perché non posso ubbidire agli ordini del re”, disse il pastore e le riferì l’incarico che gli era stato dato.
“Oh, non ti preoccupare – lo consolò la figlia. – Dormi e non prendertela. Domani vai al mercato, tosi le pecore, vendi la lana, prendi il denaro e torni dal re con i soldi e le pecore sane e salve”.
Il pastore riposò in pace e al mattino seguente fece ciò che la figlia gli aveva suggerito.
Poi ritornò dal re con i soldi e le pecore.
“Bravissimo – gli disse il re mettendo il denaro nella cassaforte -. “Ti regalo una mucca!”.
Il pastore ringraziò e andò a casa con la mucca.
Questa però un giorno mentre pascolava entrò nel terreno del vicino: un nobile signore che mandò i suoi servi a catturarla.
Il pastore andò dal nobile a chiedere indietro la sua mucca, ma quegli gli disse:
“La mucca ha mangiato la mia erba e quindi è mia. Comunque se vuoi andiamo a chiedere il giudizio del re”.
“Sì, voglio”, disse il pastore e lui e il nobile si presentarono davanti al re e raccontarono la loro storia.
Il re li ascoltò e poi disse:
“Andate a casa e tornate domani mattina e chi di voi mi dirà chi è più grasso al mondo, ciò che fugge più in fretta e ciò che è più dolce e più morbido avrà ragione e si terrà la mucca”.
Il nobile andò a casa e chiese consiglio alla moglie.
“Oh caro, – gli disse la moglie – è facile. Il più grasso è il maiale, quello che corre più forte è il nostro segugio che rincorre il coniglio quando scappa…”.
“E più dolce e più morbido?”, incalzò il marito.
“Più dolce è il miele e non c’è niente di più morbido dei nostri cuscini di piume d’oca”.
Il nobile andò a dormire allegro, sicuro di vincere la sfida.
Anche il pastore andò a casa, preoccupato di perdere la mucca.
“Che cos’hai?”, gli chiese la figlia e lui raccontò dei quesiti del re.
“Oh, padre – disse la figlia – è facile. Vai a dormire e non ti preoccupare. Domani dirai che la cosa più grassa è la terra, che nessuno corre più veloce del pensiero e che nulla è più dolce del sonno e più morbido del cuscino fatto dalla mano su cui poggi la testa”.
Il giorno dopo il pastore e il nobile si presentarono davanti al re.
“Allora nobiluomo, – disse il re – chi corre più veloce?”.
“Io ho un segugio che prende il coniglio che scappa – rispose il nobile. – Nessuno è più veloce di lui”.
“Non è la risposta esatta”, disse il re e chiese al pastore di rispondere.
“Io dico che il più veloce è il pensiero perché io sono qua e il pensiero corre ai miei figli a casa che muoiono di fame”, disse il pastore.
“Bene – disse il re e chiese al nobile chi fosse il più grasso.
“Io ho un maiale che pesa 200 chili e ha un sacco di lardo …”.
Il re non lo lasciò finire e disse:
“Non è la risposta giusta e tu, pastore, che mi dici?”.
“è la terra che ci nutre tutti, illustre signore”.
“Giusto e adesso, nobiluomo, dimmi la cosa più dolce e più morbida?”.
“Il miele e la piuma d’oca”, rispose il nobile meno sicuro di sé.
“Non è esatto – disse il re – e tu pastore che dici?”
“Niente è dolce come il sonno e il cuscino di piuma d’oca è morbido, ma dormi meglio con la mano sotto la testa”.
“Bene. Hai ragione e la mucca è tua – concluse l’Imperatore -. “Ma, toglimi una curiosità, chi ti ha suggerito le risposte esatte?”…

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