La banda dei criceti

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La banda dei criceti

di Sofia Gallo
Illustrazioni di Serena Lari
ConTatto Edizioni
Collana “Kabiliana”
2005

In un bosco non lontano dal villaggio di Vaja vive un vecchio taglialegna che ama raccontare storie. I suoi ascoltatori sono gli animali del bosco e i bambini del paese. Un giorno qualcosa potrebbe sconvolgere tanta pace e armonia: la costruzione di un villaggio turistico! Il taglialegna e i suoi piccoli amici sapranno però come far fallire quel progetto e i criceti avranno un ruolo fondamentale nella nobile impresa di difesa della natura…

L’indomani i lupi si radunarono in branco. Alla sera avanzarono di soppiatto nel prato come un esercito e nel bel mezzo della notte circondarono il cantiere senza essere visti.
Non più rosicchiate dai criceti, le colonne di cemento erano diventate belle alte. Il capo cantiere si era ubriacato dalla gioia, ma caso mai il fantasma della valle fosse tornato all’assalto, aveva mantenuto la guardia notturna dei cani, che sonnecchiavano tranquilli ai piedi dei pilastri.
Ad un segnale convenuto i lupi iniziarono ad ululare con ululati lunghi e cavernosi.
Uuhhhh, uhhhhh… si sentì risuonare per tutta la valle. I cani rizzarono le orecchie, abbassarono la coda e morì in loro ogni voce di protesta. Si rincantucciarono zitti zitti dietro un pezzo di muro appena costruito. Dopo l’ululato i lupi si misero a latrare in modo feroce e cadenzato come mille tamburi impazziti e i cani se la diedero a gambe.
Anche gli abitanti di Vaja sentirono i latrati e subito capirono che non potevano essere i cani di guardia al cantiere a fare quel baccano terrificante. Scesero dai letti, si vestirono e, armati di torce e fucili, corsero verso il prato. Arrivarono alla buca. Era una voragine come se la terra affamata avesse inghiottito un boccone della sua superficie ed emesso strane antenne.
Gli ululati si quietarono e fu silenzio. Nell’oscurità tagliata dai coni di luce delle loro torce, gli uomini percepirono soltanto un lieve fruscio. I lupi si ritiravano verso le montagne. Nel prato si udivano le cicale e uno strano scricchiolio come miriadi di pietruzze schiacciate dalle ruote di un trattore. I criceti erano di nuovo al lavoro.
“Chi diavolo sarà stato?”, si chiesero gli abitanti di Vaja che nulla sapevano della Banda dei Criceti Roditori.
“Ci pensiamo domani”, dissero e tornarono alle loro case a dormire.

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