Al mercato

Al mercato
di Matteo Gubellini

Al mercato
Quante cose
trovate per caso
girovagando
al mercatino,
bambole famose
un burattino
in calze di lino
e camicia di raso.
Si può inciampare
in un vecchio vaso
pieno di libri,
in un mandolino
tutto sbeccato
senza una sola
corda che vibri,
strani cappelli
grossi martelli,
pure la suola
raccolta in un prato.

E poi la gente
che gira al mercato,
non cerca niente
ma quanto ha trovato!
Se fai attenzione
li vedi portarsi
a casa di tutto,
dagli intarsi
di un cassettone
al passamontagna
del farabutto,
dal ninnolo egizio
al termosifone
di campagna,
fino al torrone
o al panettone
natalizio.
Quale cuccagna,
tutto si trova
in un mercato:
una gallina
che ancora cova
5 o 6 uova
del secolo andato,
un’altra gallina
ritrovata
in una cascina
disabitata.
Giacche cravatte
vecchie persiane,
ciabatte scarpe
sciarpe,
ciotole adatte
a qualsiasi cane,
pastrani ammuffiti
disegni ingialliti,
fossili biglie
dune di sabbia
conchiglie e sassi…
e se io cercassi…
C’è di sicuro!
Pure la gabbia
per il canguro,
un nuovo intonaco
per il tuo muro,
il saio di un monaco
di Palinuro.

Potrei continuare
per un bel po’,
anfore giare
pattini yo-yo,
biciclette
racchette
mollette
fiori di mare…
insomma, ciò che ti pare.
Per esempio:
cerchi una gomma
da masticare
che qualcuno ha già masticato?
Non perdere tempo,
trotta galoppa,
vola al mercato!

Alla mattina
Alla mattina
quanti panini
nella vetrina
del panificio,
tutti vicini
dorati e fumanti
ché pure il micio
si ferma davanti,
e annusa
con aria delusa
perché la vetrina
rimane chiusa…
così lui si arresta,
si siede
coi baffi tirati
gli occhi sbarrati
su quello che vede
dentro la cesta,
e le michette, i francesini
i bocconcini e le rosette
sembrano dirgli:
Ehi, centobaffi!
Ma cosa graffi
la vetrina?
Tanto non ci arraffi,
ritorna domattina!

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