Attenti ai bambini!
Attenti ai bambini!
di Annamaria Gatti
Molti si commuovono al loro vagito. Molti li temono, altri non li comprendono e quindi ne prendono le distanze.
Rivendicano con l’incidenza del silenzio verbale diritti fondamentali, scuotono e con lo sguardo schiacciano l’indifferente, il provocatore e l’opportunista.
Non protestano, non scioperano.
Il loro garante non è figura diffusa, né potente. Forse lo diventerà. Ma ci vorranno molte, molte forze generose e giuste.
Hanno bisogno di tutto. Proprio di tutto.
Un tetto, un fuoco, il cibo, un sorriso e occhi attenti. Parole salde, consolidate eppur sempre nuove, coraggio, per trovare il sentiero. Hanno bisogno della festa per dare spessore all’esperienza, dei colori per illuminare le relazioni, della musica per ritrovare il ritmo del respiro.
Chiedono braccia accoglienti in cui rifugiarsi, mani fiduciose per partire, da soli, per costruire in autonomia, ma sicuri.
Urlano il bisogno di luce quando la stanza buia non lascia intravvedere il cammino.
Sospirano sconsolati se si scoprono seduti su un trono fasullo, che li opprime con il senso dell’onnipotenza. E scappano via, i bambini.
Suscitano timore quando chiedono un campetto per giocare a pallone, finalmente!
O il giardino fiorito, rubato al duro parcheggio.
E se sommergono di bugie, per riprendersi il diritto alla famiglia, sperano che il gioco venga scoperto e quello stare insieme diventi difesa della loro infanzia. Attenti ai bambini!
Sono così pericolosi quando il gesto, un acuto, un lamento evocano l’infanzia inconsciamente accarezzata di ciascuno. E rimuovono incanti e sogni ripudiati da innumerevoli tramonti.
I bambini… che col ditino puntato sul domani ci chiedono. Quale futuro mi stai preparando?
E chinano gli occhi sulle nostre mani affaticate, pronte a ricominciare.
Benedetti bambini, quando riescono a scardinare le sicurezze d’acciaio e a disegnare sulla sabbia la carezza di un desiderio.
Annamaria Gatti