Audiovisivi insieme ai ragazzi


Audiovisivi insieme ai ragazzi
Giovanni Caviezel

A intervalli regolari (per esempio una volta alla settimana) si scatta una fotografia a un prato con alberi, avendo cura di usare un cavalletto e di scattare le foto sempre dallo stesso punto. Quando saranno scattate immagini sufficienti a documentare i mutamenti dovuti alle stagioni (cioè alla fine di un anno di riprese) si selezioneranno le fotografie migliori (per esempio cinque per stagione), si troverà la colonna sonora adatta (perché non “Le quattro stagioni” di Vivaldi?) e il dia-tape sarà pronto.
Con lo stesso sistema si può documentare la costruzione di un palazzo, oppure i movimenti delle persone in una piazza durante la giornata, o ancora le fasi di realizzazione di un quadro da parte di un pittore (mettendo macchina fotografica e cavalletto alle sue spalle e fotografando il quadro a intervalli regolari) o di un oggetto di legno ad opera di un artigiano. Inutile dire che questi documentari possono essere completati dalla viva voce dell’autore (pittore artigiano) diffusa da un registratore durante la proiezione.

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