Canta la fiaba


Canta la fiaba

Giovanni Caviezel    

Canzone di Cenerentola

1) Un vedovo con figlia bella e buona
sposò un’antipatica matrona
che aveva due figlie pigre e sciatte
che tutto il giorno stavano in ciabatte.
Dal primo giorno quella poveretta
la trasformarono in una servetta
le diedero un grembiule ed un vestito
tutto rattoppato e scolorito.

2) E lava il pavimento, e lucida la pentola
presero a chiamarla Cenerentola;
e più la poverina lavorava,
e più la trattavano da schiava.
Un giorno a un ballo il principe Leucò
le ragazze nubili invitò:
– Alla più bella ragazza da marito
di certo metterò l’anello al dito!

3) Le sorellastre si fecero portare
vesti fatte di seta e perle rare
e scelsero, per far bella figura,
una raffinata acconciatura.
– Cenerentola, stirami il vestito!
– Allora,Cenerentola, hai finito?
E finalmente furono vestite,
ed un momento dopo già partite!

4) Rimasta sola Cenerentola piangeva
vicino al focolare che bruciava,
quand’ecco: fra scintille si sprigiona
la sua Fata-madrina, lei in persona!
– Mia cara, se al ballo vuoi andare
una zucca mi devi subito portare
insieme a otto topolini,
di quelli bianchi, svelti e birichini!

5) La fata trasforma quella zucca
in una elegantissima carrozza
e gli otto topolini in bei valletti
dotati di livrea e corti baffetti.
Per la ragazza c’è un vestito d’oro
al posto del grembiule da lavoro!
– Ma a mezzanotte torna, bella mia,
perché a quell’ora scade la magia!

6) Al ballo Cenerentola è invidiata
da tutte le ragazze ed ammirata
dal principe Leucò che già si sa
di lei fra poco certo s’innamorerà!
Ballando si guardano negli occhi
e intanto suonano i rintocchi!
– è troppo tardi, ora devo andare!
– Facciamo un altro ballo, non ti pare?

7) Ma la ragazza fugge in tutta fretta
lasciando sulle scale una scarpetta
mentre la carrozza ed i valletti
ritornano una zucca e otto topetti.
Il giorno dopo il messo annuncia
una notizia con bella pronuncia:
– Il principe Leucò si sposerà
colei che la scarpetta calzerà!

8) Solo Cenerentola ha un piedino
grazioso e talmente piccolino
da calzare la scarpetta di cristallo
che aveva perso la sera del ballo!
Il principe la sposa e le sorelle
di certo non diventano più belle:
per la rabbia si fanno verdi e rosse,
come se avessero la tosse.

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