Kamigalò, parole e musiche di una festa africana

Presentazione
Kamigalò è una storia scritta da Emanuela Nava (da I neri tamburi, Hablò, Milano 2004) che racconta, con alcuni rituali relativi ai funerali della tradizione dell’Africa Nera, quella solenne, eppur tranquilla accettazione della vita, che in Africa comprende anche la morte.

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Kamigalò a Osimo

Lo spettacolo “Kamigalò” è un percorso narrativo recitato da Emanuela Nava, accompagnato da musiche e canti da funerali della tradizione burkinabé (Burkina Faso) con Yacouba Dembelè (Griot musicista cantastorie) e Kadì Dembelé (ballerina). La regia sonora è di Antonio di Pietro (pedagogista ludico-musicale).

In Africa la festa della morte assomiglia a quella della vita. Ai funerali le donne ballano e gli uomini suonano. Il funerale di Kamigalò, donna ormai anziana, durerà sette giorni, e sette saranno i giorni della musica. Le musiche e le sonorità che accompagnano la narrazione appartengono alla tradizione orale del Burkina Faso. I commenti musicali vogliono essere un viatico per l’ascoltatore che, inizialmente, ascolterà suoni che evocano una concezione occidentale della morte, poi, canti e ritmiche che avvolgeranno il pubblico in quell’atmosfera di festa che spesso si associa ad un funerale dell’Africa nera.
Lo spettacolo è per un pubblico di adulti e di ragazzi (dai dieci anni).

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Kamigalò a Osimo

Alcune note sulla “Compagnia Kamigalò”
Emanuela Nava, nata e cresciuta a Milano, è scrittrice di libri per ragazzi. è stata anche attrice di teatro e sceneggiatrice televisiva. Per cinque anni ha collaborato alla stesura dei testi della trasmissione per bambini “L’albero azzurro”, in onda su Raiuno e Raidue. Durante i molti viaggi in Africa è rimasta affascinata da quel senso di magia che vi regna, paurosa e pericolosa, ma allo stesso tempo accogliente, e dal carattere solare dei suoi abitanti, che affrontano in un modo leggero, quasi con ironia, le difficoltà della vita.
Yacouba Dembelé, nato in Burkina Faso e di famiglia Griot., dopo aver frequentato la scuola del suo villaggio (Nouna), si è trasferito in Costa d’Avorio dove ha suonato (il flauto traverso) in diverse compagnie musicali. Superata la selezione nazionale, è entrato nel gruppo Troupe Jolem (sostenuto dal Ministero della Cultura della Costa d’Avorio) ed ha suonato in America, in Asia e in Europa in qualità di rappresentante della cultura dell’Africa dell’Ovest. Ha insegnato musica in Francia e dal 2002 vive a Firenze, dove svolge la professione di flautista.
Kadì Dembelé, nata in Burkina Faso e di famiglia Griot., è ballerina professionista, selezionata dal Ministero della Cultura della Costa d’Avorio come portatrice della cultura del proprio paese in tourné internazionali. Attualmente insegna danza africana a Firenze.
Antonio Di Pietro, pedagogista ludico-musicale, suona percussioni mediterranee, ha studiato jazz a Firenze e percussioni africane con le famiglie Griot in Burkina Faso (Africa subsahariana). Come pedagogista ludico-musicale, si occupa di formazione, ha diverse pubblicazioni al suo attivo (La meridiana, Carocci, Erickson) e collabora alla rivista “La Vita Scolastica” (Giunti) per l’area delle attività espressive, di cui è coordinatore tecnico. è referente nazionale del “LudoCemea, gruppo di ricerca e azione dei CEMEA italiani”, membro del gruppo “Jeux et Pratiques Ludiques, dei CEMéA francesi” e cultore della materia presso la cattedra di “Metodologia del gioco” all’Università di Firenze. Come percussionista, suona in progetti legati alla world-music, alla musica popolare per danze collettive e in spettacoli teatrali e di strada.

Kamigalò a Osimo
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Kamigalò a Siena:
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Spunti possibili
Oltre allo spettacolo è possibile organizzare incontri con i musicisti.
Con gli adulti: laboratorio di percussioni e danza africana
Con i bambini: laboratorio per conoscere l’Africa Nera (con attività manuali, giochi, danze, musiche, canti …)
Logistica:
Spettacolo: durata 1 ora.
Laboratorio: durata 2 ore.
Aspetti tecnici:
Per lo spettacolo si richiede:
– un palco di almeno 6 x 4 metri
– due leggii con eventuale luce
– un microfono-cuffia
– due microfoni voce con asta
– un microfono panoramico con asta
– un attacco jack per microfono proprio
Per i laboratori: un’aula che contenga i partecipanti e una palestra nel caso di danze.

Leggi la storia di Kamigalò

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