Poco prima di Natale è atterrata nel salotto di casa nostra un’astronave-lavatrice LG TWINWash che arriva dal futuro. Che fosse un oggetto di un altro pianeta è stato chiaro fin dal primo istante: l’oblò display non ha nulla da invidiare al pannello di controllo dell’Apollo 13! E il doppio cestello, poi, non capita certo di vederlo tutti i giorni.

Quello che però all’inizio non sapevamo, era come questa nuova lavatrice tecnologica avrebbe migliorato la nostra vita casalinga. Chi, come me, ha figlie adolescenti per casa che si cambiano 3 volte al giorno (e per pigrizia buttano tutto da lavare), un ragazzo molto sportivo e un marito consuma-camice sa cosa vuol dire essere letteralmente sommersi dai panni sporchi.

Calzini che fanno capolino insieme a lenzuola, pigiami e magliette colorate, la tentazione di cambiare mestiere e aprire una lavanderia che ti frulla in testa, insieme allo sconforto di vedere il cesto del bucato sempre mezzo pieno (e il bicchiere mezzo vuoto!).

Ecco che allora nella foga, apri l’oblò, prendi tutto a manciate e infili dentro, incrociando le dita e sperando di non fare danni. Ed è così che anche le massaie più navigate, ahimè, a volte inciampano sui programmi e finiscono per tirare fuori dalla macchina un cashmerino infeltrito da riciclare alle bambole.

Alzi la mano chi è senza peccato!

Basta un attimo di distrazione, il classico calzino rosso che fa diventare rosa tutta la biancheria, la centrifuga troppo veloce, o la temperatura troppo alta e il patatrac è fatto.

Poi è arrivata lei, la LG TWINWash e le cose sono magicamente cambiate.

Intanto i cestelli gemelli mi permettono di fare il bucato in stereo, geniale!

Mentre nel grande, che si può caricare fino a 12 kg girano lenzuola e asciugamani, nel mini cestello si lavano i delicati, o i piccoli carichi, con conseguente risparmio di tempo ed energia.

Il pannello dei comandi touch è insieme sofisticato e semplicissimo da usare: per ciascun programma impostato, puoi sempre modificare la temperatura dell’acqua o i giri di centrifuga, sfiorando lo schermo.

Nel maxi cestello, tanto per rendere l’idea, riesco a lavare le lenzuola dei tre ragazzi tutte insieme e non sono più costretta a fare il cambio della biancheria letti a rate, mentre il nostro piumone matrimoniale finalmente non sarà più da portare in tintoria. Nella parte inferiore ci sono invece programmi studiati apposta per lavare la biancheria intima o la lana più delicata.

Ma il dettaglio divertente è che da quando la lavatrice-astronave troneggia in cucina, anche i ragazzi cominciano a mettere il naso nelle faccende di bucato. Il fatto che si colleghi al wi-fi e si comandi a distanza li intriga e così lavare i panni sporchi è ormai un affare di famiglia!

Guardate nel video come sono rilassata oggi davanti alla “normale amministrazione” della lavanderia Prestinari.

Post in collaborazione con LG