Maggio il mese della mamma?

mamma stressata

Sono sicura che qualche volta anche voi vi siete domandate come mai si dice che maggio è il mese della mamma. Definizione che stride abbastanza con lo stato psico-fisico in cui riversano tutte e dico tutte le mamme, via via che si snocciolano sul calendario le giornate del mese della loro festa. E’ un crescendo di stress e decadimento fisico che si tasta con mano la mattina al bar del caffè, dove vedi aggirarsi un plotone di mamme-zombie con occhiaia sempre più profonde e agende fitte di inderogabili impegni (dei loro figli) a cui non si può nemmeno lontanamente pensare di rinunciare, pena la decapitazione.

Certo ognuna di noi ha una diversa tenuta davanti al mix esplosivo di eventi di fine anno scolastico, c’è chi si doppa con l’eleuterococco, chi triplica le dosi di caffeina, e chi prova invece con la meditazione Zen a reggere il tour de force. Certo è che se una poveretta putacaso avesse anche un lavoro che nel mese di maggio subisce un picco, tipo la commercialista, le chance di sopravvivenza sono davvero scarse.

Passiamo ora in rassegna i peggiori spettri delle mamme che cominciano a tormentarle sin dai primi di maggio:

  • Le cerimonie

Comunioni, cresime, confetti e banchetti si concentrano tutti nel mese di maggio, con tutto quel che ne consegue. Se vi tocca organizzarla per uno dei vostri pargoli siamo certe che nonostante i buoni propositi di sobrietà e semplicità, verrete risucchiate nel turbine delle bomboniere ché le nonne ci tengono tanto, dello spolverino da cerimonia perché magari in chiesa fa fresco e di cosa scrivere sulla torta. E se anche siete nell’annata libera per i vostri figli o di un’altra religione, state pur certe che vi toccherà scegliere un regalino per un lontano parente o presenziare alla funzione del figlio di un collega.

  • La pizzata nelle sue più varie declinazioni

La pizzata di classe è l’incubo numero uno delle mamme. Ne esistono diverse formule e scuole di pensiero, una peggio dell’altra. Ci sono le sostenitrici della pizzata con figli al seguito, che implica la scelta difficilissima della location adatta: sufficientemente spaziosa/scrausa per contenere le belve, magari con un giardino dove possano sgranchirsi le gambe. Bene i pochi locali che corrispondono alla descrizione sono prenotati tutte le sere fino al 2030.

Ecco che allora partono le varianti creative: Pic Nic serale al parco con bambini, divorati dalle zanzare e con quintali di bottiglie e vettovaglie da trasportare avanti indietro; Grigliata il sabato a pranzo nell’agriturismo fuori porta, che suona tanto bene, ma fallisce regolarmente per impossibilità di trovare una data che vada bene almeno al 10 % della classe. Apericena in qualche improbabile posto trendy ma Kids friendly.

Non pensiate però che quelle della scuola di pensiero dei figli a casa se la passino poi tanto meglio. A loro spesso tocca spignattare, perché scelgono la formula della cena in piedi a casa di una malcapitata che si sacrifica per evitare la fredda uscita al ristorante dove non si riesce a socializzare. Ovviamente tutti devono portare qualcosa e si finisce per ingozzarsi di torte salate e cus-cus. L’hang over è assicurato dal mix di vino e chiacchiere senza senso.

  • I saggi di fine anno

Quello del saggio è un capitolo a parte. Che sia di danza, musica o pattinaggio il concetto è lo stesso: per vedere zampettare o strimpellare tua figlia 3 minuti su un palco, ti tocca fare nottata a sorbirti lo strazio delle esibizioni altrui. Per fortuna oggi esiste Instagram stories per distrarsi un po’. E non ho contato le ore perse nelle prove delle prove delle prove dello spettacolo e l’esborso economico per il costumino. Anche le mamme dei maschi hanno le loro gatte da pelare però, tra gare di nuoto, tornei di calcio, partitone di basket con annesse pizzate di tutta la squadra, che spesso fanno rimpiangere le acrobazie in tutù.

  • I regali alle maestre

Il mese di maggio è tutta una raccolta di soldi, vedi le rappresentanti di classe trasformarsi in esattori con la busta in mano per fare la colletta. I regali alle maestre, alle bidelle e a chiunque durante l’anno scolastico abbia avuto una minima interazione con i nostri figli. Poi ci sono i regali alla rappresentante di classe e allora parte la raccolta parallela degli spiccioli da parte di un’altra mamma, che regolarmente non riesce mai a recuperare quello che ha speso, perché hai voglia a chiedere 2 euro come i disperati al semaforo. Infine contributi per la lotteria, presenti per gli allenatori di calcio, fondi per la qualsiasi.

  • La Festa della scuola

Altro tasto dolente che porta via tempo prezioso a schiere di mamme già stremate. Le crostate e il banchetto dei libri, scatoloni da svuotare, tavoli da spostare e lotterie da organizzare. Per tutte le altre che riescono a sgabolare i lavori di fatica ci sono comunque i canti stonati da presenziare, le lezione aperte e le recite di fine d’anno dove si richiedono outfit improbabili, che ci costringono alla caccia alla maglietta in giro per tutte le catene di abbigliamento low cost della città.

  • I compleanni e le feste altrui

I nati di maggio sono stati concepiti durante le ferie d’agosto quindi fate i calcoli di quanti compleanni tocca festeggiare in questo periodo. Le feste dei compagni di classe subiscono un’impennata ed è un continuo susseguirsi di party, merende e festicciole. Quando va bene in casa o ai giardini dell’angolo, quando va male all’acqua fan, ai gonfiabili, al laser game o al paint ball. A parte la scocciatura degli accompagnamenti avanti e indietro, a furia di comprare regali, tutti questi compleanni finiscono col mandare in tilt anche il bilancio familiare.

Ma niente paura anche questa volta le mamme sopravviveranno alla loro festa e al martirio del mese di maggio, tanto dopo finisce la scuola e potranno riposarsi durante le #cacanze!

 

 

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