Popof
Canzone che ha partecipato allo Zecchino D'Oro

Il testo di questa canzone mi è stato inviato da Maristella, in seguito ad un appello pubblicato sul sito (12 dicembre 2000).

Nella steppa sconfinata
a 40 sotto 0 
se ne infischiano del gelo
i cosacchi dello Zar.
Col colbacco e gli stivali
camminando tutti in fila 
con la neve a mezza gamba
vanno verso il fiume Don.
Ma Popof 
sbuffa, sbuffa e dopo un po'
gli si affonda lo stivale
nella neve e resta li.
Ma Popof del cosacco che cos'à
ha il colbacco e gli stivali,
ma non possono bastar.
I cosacchi lunghi e fieri
con i baffi volti in su
nella neve vanno alteri ma Popof non c'è più
è rimasto senza fiato 
sulla pancia accovacciato 
che cosacco sfortunato
questo povero Popof.
Ma Popof non si arrende e dopo un po'
scivolando sulla pancia
fila verso il fiume Don.
Hei Popof così proprio non si può
non cammina in questo modo
un cosacco dello zar.
I cosacchi sono stanchi 
non si vede il fiume Don
con i baffi congelati 
più non vogliono marciar.
Nella steppa sconfinata a 40 sotto 0
sono fermi in mezzo al gelo 
i cosacchi dello zar.
Ma Popof così tondo che farà
rotolando nella neve 
fino al fiume arriverà.

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