Il leone e la gazzella
La farfalla
Tamara la zanzara

Il leone e la gazzella

La gazzella saltella qua e la 
in cerca di cibo che non ha

Il leone sta in agguato
perché a lungo ha digiunato

ecco là che la vede
è una delle tante prede

lei se ne accorge
si volta e lo scorge

che sghignazza sorridente
con un far indifferente

sono il Re della savana 
non mi nascondo sotto la sottana

ho una fame disumana
e mangerei per una settimana

agile come un gatto
le salta su con uno scatto

lei fa un guizzo in una pozza
e con uno schizzo il manto le inzozza

evviva sono viva, esclamò la gazzella
che si specchiò nell'acqua e apparve più bella

e il leone nel suo giorno di gloria
tornò a casa senza vittoria.

La farfalla

Il mese di Maggio 
è come un miraggio

il profumo dei fiori
inebria l'aria e sboccia gli amori

il mare brilla come una spilla
e l'aria è dolce come camomilla

il vento è una brezza
che ti accarezza con tenerezza

la farfalla è felice
e a tutto il mondo lo dice

è nata in questa giornata
dopo essere stata a lungo imprigionata

è bella come una fata 
e di mille colori è contornata

gli occhi ha aperto
ed il cielo ha scoperto

paura non ha 
e lontano se ne va

a fare i conti con la vita 
piuttosto divertita

adesso è partita
e si lecca le dita

ora su una rosa
poi su una mimosa

è la che si posa mangia e si riposa
curiosa e per niente sospettosa

vede tutto quanto rosa
sogna il domani e ogni più bella cosa.

Tamara la zanzara

Tamara la zanzara nell'aria ronzava
in cerca di cibo che le mancava

il pungiglione sempre affilato
pronto per essere infilzato

rumorosa nella notte diventava assai noiosa
la gente sospettosa aspettava la sua posa

e nel buio della notte 
volavan sempre tante botte

riusciva a farla franca
senza essere mai stanca

ridacchiava soddisfatta
per l'ennesima malefatta

ma a forza di succhiare
divenne grassa e non riuscì a volare

cammina e cammina arrivò a destinazione
vicino la siepe della stazione

il bagaglio a terra posò
e subito dopo si coricò

fece un grande sbadiglio
e si addormentò sotto un giglio

rimase il profumo del fiore che fiore non era
ma solamente una trappola di fine primavera.

Torna indietro
Manda il tuo testo