Il fiume Nera ieri e oggi

La ghiaia lungo il fiume
come pietre preziose
al sol brillava allora;
quelle più lisce e piatte
da noi lanciate, allegri,
sull'ampia superficie
eran giochi di bimbi.
Fresca e limpida l'acqua
sempre ci dissetava
tra una corsa, un gioco ed una gara.
Sulla riva pulita e profumata
d'acqua, d'erba e di terra un po' bagnata
ci sdraiavamo al sole
e cantavamo in coro
insieme agli usignoli, a primavera.
Tra le radici e i sassi dentro il fiume
nuotavano all'indietro i gamberetti
sporgendo piano il loro capo a punta
e le temute chele, per difesa.
Argentate, le trote e i pesciolini
guizzavano vivaci alla sorgente
sull'acqua trasparente e cristallina
ch'alla foce correva rumorosa.
Oggi sulla riva c'è fango
non più ghiaia lucente
non più giochi di bimbi.
Lungo il fiume silente e solitario
non si cammina più:
i detriti, i cespugli ed i rifiuti
hanno invaso la riva;
i rovi sono agguati
e l'acqua sporca e densa
or non disseta più
è come terra liquida
che silenziosa scorre.
I gamberi disertano la riva
io le trote non vedo più guizzare.
Perfino gli usignoli così allegri hanno
smesso di cantare a primavera
sopra il fiume che lentamente muore.

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