Quando si festeggia l’Estate di San Martino?

 

estate di san martino

L’inizio dell’Estate di San Martino si fa coincidere con l’11 novembre.

Si tratta di un momento particolare dell’anno che richiama alla memoria un’antica leggenda religiosa.

Il significato del nome

Come recita un antico proverbio “L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochino“.

Si tratta di un momento dell’autunno in cui, dopo il primo freddo, ci sono di solito delle giornate più calde.

E si fa coincidere questa tradizione con un’antica leggenda. Vediamola insieme.

Ma chi era San Martino?

San Martino di Tours era un soldato che nacque nel 317 o nel 316 in Sibaria. Una città di quella che oggi conosciamo come Ungheria.

Venne chiamato Martino, con il significato di “Piccolo Marte”, in onore del Dio della Guerra. Il padre, infatti, soldato, fece di tutto per indirizzarlo alla carriera militare.

Si racconta che durante il suo soggiorno in Gallia, nel tornare a casa sotto un forte temporale incontrò un mendicante per strada. La vista dell’uomo in precarie condizioni lo impietosì cosi tanto da volergli donare una parte del suo mantello per proteggersi dalla pioggia.

Quel gesto di altruismo fece placare la tempesta. Il vento smise di soffiare e il cielo si colorò di uno splendido azzurro. La stessa notte Martino sognò Gesù e decise di convertirsi al Cristianesimo. Un sogno premonitore che spinse Martino a deporre le armi convertendosi al Cristianesimo. Da guerriero ad evangelizzatore sino a  diventare il vescovo di Tours nel 371 d.C.

La tradizione contadina

Il detto “A San Martino ogni mosto diventa vino” ricorda invece che l’11 Novembre si effettua la prima spillatura del vino novello.

Ma anche che si celebra la Festa del Ringraziamento e del termine delle stagione agricola. Ed ecco perché si dice anche che San Martino sia il patrono dei cornuti, per via della tradizione di esporre le corna del bestiame in occasione delle fiere. Mentre altri collegano questa ricorrenza alle feste pagane promiscue che si svolgevano in questo periodo dell’anno.

San Martino

Umido e freddo spunta il mattino,
ed a cavallo va San Martino.
Quand’ecco appare un mendicante,
lacero e scalzo vecchio e tremante.

Il cavaliere mosso a pietà,
vorrebbe fargli la carità
Ma nella borsa non ha un quattrino,
e allora dice: “Oh poverino!
Mi spiace nulla io posso darti,
ma tieni questo per riscaldarti”.

Divide in due il suo mantello,
metà ne dona al poverello.
Il sole spunta e brilla in cielo,
caccia la nebbia con il suo velo
E San Martino continua il viaggio,
sempre allietato dal caldo raggio.

San Martino

Poesia di Camillo Sbarbaro

La prima neve subito si squaglia,
e di ruscelli abbevera i maggesi.
Avvezzi i pin dei venti alla battaglia,
stanno nell’aria tepida sorpresi.

Ma per che l’ala intirizzita pesi
al passerotto che qua e là si scaglia;
e tace il verso dei tacchini vanesi,
e stecchita si drizza la boscaglia.

Pur se questo, Novembre, è un tuo trastullo,
e di timo non hai cespo che odori,
né lodoletta e lasci il pesco brullo,

mi piace il gesto tuo, perché t’accori
d’esser barbogio e vuoi tornar fanciullo,
come d’un vecchio che raccolga fiori.

 

Estate di San Martino
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