Quello che le mamme chiedono
Cosa potrebbe rendere la vita delle mamme italiane un filo più semplice? Quali provvedimenti si dovrebbero prendere per aiutare realmente la routine delle famiglie italiane? Come rendere possibile davvero la conciliazione fra carriera e maternità?
Una recente ricerca condotta da Fattore Mamma lo ha chiesto alle dirette interessate, tramite un sondaggio su un campione di 1.242 mamme distribuite su tutto il territorio italiano, con l’idea di portare i risultati in Parlamento.
Un gesto importante e simbolico, avvenuto martedì 6 giugno con l’evento Mamme in Parlamento, promosso da Fattore Mamma insieme a Italian Digital Revolution. Noi di Filastrocche.it a Roma c’eravamo e ci siamo sedute alla Camera dei Deputati per dar voce alle istanze delle mamme, in quello che ci auguriamo possa essere il primo di tanti incontri costruttivi con le Istituzioni.
Se ben più della metà delle intervistate nella survey di Fattore Mamma ritiene inconciliabile il lavoro con la vita familiare, significa che la strada da percorrere è ancora lunghissima. Ma è forse proprio grazie alla rivoluzione digitale, che vede le mamme in prima linea armate di smartphone e padrone dei social-network, che si intravedono spiragli di luce e possibili risposte ai problemi più comuni. Ecco dunque quello che le mamme chiedono oggi al Parlamento Italiano.
- Il primo nodo cruciale da risolvere è il lavoro, perché fino a che non si raggiungerà una parità di stipendio a fronte di una parità di mansioni tra uomini e donne, quando ci si trova a dover decidere quale genitore far restare a casa ad accudire i bambini, la scelta cadrà inevitabilmente sulla madre non solo per motivi culturali, ma proprio perché guadagna di meno.
- Maggior sostegno sul lavoro dopo la nascita del bebè per i primi anni di vita e non solo nei primi mesi. Gli orari e i calendari scolastici sono purtroppo incompatibili con quelli lavorativi, basta guardare dove sono in questi giorni i bambini di tutte le mamme lavoratrici e con quali costi per le famiglie. Si guarda all’esempio di altri Paesi europei, dove le vacanze sono distribuite diversamente durante tutto l’anno e a una gestione degli orari più flessibile.
- Part time e Smart Working ovvero lavoro da casa con orari flessibili sono traguardi che sicuramente aiutano la conciliazione.
- Aumentare i servizi per l’infanzia (nidi, baby-sitter) e renderli equivalenti in tutte le regioni di Italia e accessibili a tutti tramite i famosi bonus.
- Sostenere maggiormente la disabilità.
- Realizzare servizi integrativi per i periodi di vacanze scolastiche.
- Prestazioni sanitarie con tempi umani e costi accessibili specialmente durante i 9 mesi di maternità o in caso di bambini affetti da patologie, da disabilità o disturbi dell’apprendimento, perché oggi il 67% delle intervistate lamenta tempi di attesa insostenibili.
- C’è una nuova generazione di mamme digitali che sogna e crede possibile un Paese più a misura di mamma, grazie al supporto della tecnologia. Sfruttando il digitale, si crea una linea di comunicazione per far arrivare le idee delle mamme direttamente in Parlamento. L’ idea della stragrande maggioranza delle intervistate è una piattaforma digitale per poter dialogare con le istituzioni e far sentire la nostra voce a chi prende decisioni strategiche per la nostra vita.
Ringraziamo gli sponsor che hanno reso possibile Mamme in Parlamento:
- EasyCoop il primo servizio di spesa a domicilio attivo su Roma (anche con i prodotti freschi e surgelati);
- Qwant il motore di ricerca che rispetta la tua privacy;
- Hoepli
E un grazie anche a HomeAway, il portale che offre le più belle case vacanza in tutto il mondo, che in questa occasione ci ha ospitato in una bellissima residenza a due passi da piazza da Navona insieme allo staff di FattoreMamma.