Questione di ciuccio

questione di ciuccio

Ciuccio sì, ciuccio no, ciuccio ni

L’argomento ciuccio è di quelli che scottano, perché dividono intere squadre di neo-mamme. Ci sono quelle che lo ficcano letteralmente in bocca al bebè appena nato, senza farsi troppi scrupoli e quelle che sono piene di timori legati principalmente all’allattamento al seno. “E se poi si abitua al succhiotto e non riesce più ad attaccarsi al capezzolo?” è la classica domanda che rimbalza nelle nursery di tutto il mondo. Il fatto è che ogni esperienza è diversa, ci sono bimbi di bocca buona e altri di gusti difficili. Conosco madri che hanno offerto invano ai loro piccoli recalcitranti un universo di modelli diversi, passando dal silicone al caucciù, con tettarelle di ogni genere e foggia, pur di salvarsi un’ora di sonno. Altre che invece hanno combattuto per anni con bambini che non si toglievano il ciuccio dalla bocca neppure per mangiare una bistecca. Insomma le mamme sono diverse, i bimbi anche e i ciucci poi non sono certo tutti uguali!

Noi abbiamo chiesto a una delle nostre affezionate lettrici di raccontarci la sua esperienza in materia, dandole da provare il nuovo ciuccio Soothie di Avent specifico per l’allattamento al seno, perché la testimonianza di una mamma vale più di mille teorie e nessuna di noi poteva testarlo per sopraggiunti limiti d’età della figliolanza.

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Racconto di una mamma con bimba schizzinosa in fatto di ciucci.

“La prima volta che mia figlia ha preso il ciuccio è stato in neonatologia, subito dopo il parto (…) La mia paura era di non riuscire più ad allattarla, per fortuna, però, mi hanno permesso di attaccarla dopo due giorni, anche se in reparto le infermiere utilizzavano il ciuccio per tranquillizzarla. Una volta tornate a casa, nel nostro nido tranquillo e con l’allattamento che procedeva a pieno ritmo, ho provato a riproporre alla piccola un succhietto, per conquistare qualche piccolo momento di autonomia. Niente da fare, non ne voleva proprio sapere. Poi ho avuto modo di ricevere in prova da Filastrocche.it il ciuccio “Soothie”, particolarmente innovativo perché studiato apposta per i bambini allattati al seno, come la mia”.

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Questo succhiotto di nuova concezione è composto da un unico pezzo di silicone morbido biocompatibile ed è super-flessibile per non dare alcun fastidio al visetto del bambino, proprio come suggeriscono i pediatri. La sua particolarità è il foro nella tettarella, dove la mamma può  inserire il proprio dito per far sentire al bimbo la sua vicinanza, creando meno confusione tra seno e ciuccio.

“Devo dire che dopo averlo studiato con sospetto, mia figlia ha accettato di assaggiare lo Soothie e, sarà per la simpatica forma di orsetto dai colori delicati, sarà perché sentiva il mio dito muoversi all’interno, non l’ha sputato subito, come ha sempre fatto con gli altri succhietti. Ora quando vedo che mentre l’allatto la piccola non sta più mangiando, ma solo giocando con il mio capezzolo, prendo il nuovo ciuccio Avent e lo sostituisco al seno. Lei sembra gradire e io tiro un attimo il fiato. Almeno fino alla poppata successiva (:”

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