Il bambino rampicante è una fiaba interessante che racconta di un bambino, figlio di un procuratore calcistico, apparentemente ribelle, ma che in realtà non vuole seguire le logiche un po’ ristrette dei suoi genitori…

Un po’ di storia

Giulio è figlio di un procuratore calcistico e di una manager della moda. Ha tutto quello che vuole, ma in realtà vorebbe solo che i suoi genitori fossero più presenti e che giocassero con lui e il fratello.

Un giorno mamma e papà lo costringono ad andare a casa di un conte, i cui figli lui trova insopportabili, così Giulio si ribella: si arrampica su un albero e ci starà…tutta la vita, studiando, mangiando, dormendo sempre lì!

Si diploma, si laurea e diventa uno scrittore famoso. E si dice che quando era ormai molto vecchio e ammalato, “si aggrappò ad una mongolfiera di passaggio e sparì nel cielo azzurro”, conclude la storia.

Una favola, tanti significati

Il tema del rapporto tra genitori e figli nelle fiabe è spesso trattato attraverso alcune figure come la matrigna (negativa), mentre di solito il padre è raffigurato come il buono o al massimo come un distratto.

Chi è sempre buono sono i nonni o i vecchi, generalmente. In questa fiaba la figura del buono è il maestro.

Il fratello è qui un po’ antagonista un po’ alleato del protagonista, come spesso accade nelle fiabe…

Qualche aneddoto

Da Pinocchio a Giamburrasca, da Pippi Calzelunghe a Tom Sawyer, la letteratura italiana e internazionale è piena di ragazzini “ribelli“. Di solito però hanno perso un genitore o si trovano nelle condizioni di dover essere diversi dagli altri, per povertà o problemi familiari.

La matrigna più famosa delle fiabe è forse quella di Biancaneve, ritratta nell’ultimo film Disney Maleficient, ma in questo caso il problema sono proprio entrambi i genitori!

Cosa c’è da imparare

La fiaba insegna che quando si crede in qualcosa, bisogna lottare per le proprie idee. Non serve di certo arrampicarsi sugli alberi, però è giusto parlare con gli altri e illustrare il proprio pensiero proprio perché è diverso.

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