Se siete al mare, potete leggere questa fiaba di Andersen che ha come protagonista un mostro marino e tanti pesciolini…una favola che aiuta a combattere le proprie paure: Il grande serpente di mare.

Un po’ di storia

C’era una volta, nell’ oceano, un piccolo pesce, che era l’ultimo fratello di ben 1800 pesciolini! Ma un brutto giorno…nell’acqua cristallina comparve all’improvviso una “cosa” nera, lunghissima: era un “terribile” e grande serpente di mare…

In realtà era la sagoma di una balena: il pesciolino l’avvista e ha paura di essere mangiato, ma lei decide invece di aiutarlo nel suo viaggio, stringendo amicizia persino con un pescecane…. finché finalmente, dopo una lunga nuotata, arrivano a destinazione…

Una favola, tanti significati

Anche la fiaba La Sirenetta, scritta sempre da Andersen, contiene un accenno al serpente di mare, quando si racconta che “tutti gli alberi e i cespugli” a un certo punto diventano “polipi, per metà bestie e per metà piante” che “sembravano centinaia di teste di serpente che crescevano dal terreno“.

Solitamente però, quando si cita il grande serpente di mare, spesso si fa riferimento al Mostro di Loch Ness, soprannominato anche Nessie, una creatura leggendaria che vivrebbe nel lago di loch Ness, in Scozia.

Qualche aneddoto

Hans Christian Andersen nacque nel 1805 nei bassifondi della città di Odense, in Danimarca, ed era figlio di un calzolaio e di una lavandaia. Era una famiglia povera che viveva in una singola stanza.

L’infanzia di Hans Christian fu ricca di letture e fantasia: passava gran parte del tempo a mettere in scena spettacoli in un suo teatrino delle marionette.

In natura esistono vari tipi di serpenti di mare: quello cornuto, a striscie nere, dal ventre giallo e persino uno denominato “elegante”. Tuttavia nella fiaba si fa riferimento a un mostro simile a una balena.

Cosa c’è da imparare

Questa fiaba, indicata da leggere al mare, insegna a non avere paura di quello che non si conosce.

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