Raccontami una fiaba: La margheritina

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La fiaba di Hans Christian Andersen La margheritina (titolo originale: Gaasurten), scritta nel 1838 è un po’ triste, ma in questo periodo di prati fioriti è perfetta perché ci insegna ad avere cura e rispetto per tutti gli esseri viventi.

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Un po’ di storia

C’era una volta una margheritina cresciuta nel prato di una villa che passava le sue giornate a crogiolarsi al sole beandosi nell’ascoltare il bel canto dell’allodola, che ricambiava il suo affetto preferendola agli altri fiori più appariscenti di lei. Ma un giorno dei ragazzetti catturarono l’allodola che cominciò a intonare un lamento perché aveva perduto la sia libertà. Il destino però riunisce un’altra volta la margheritina e l’uccellino, ma senza lieto fine purtroppo.

Una fiaba, tanti significati

Questa è una favola che finisce male e dove tutti i protagonisti soffrono: la povera allodola imprigionata che muore di sete, la piccola margheritina che non può fare nulla per aiutare l’uccello suo amico e finisce gettata in mezzo alla strada e i ragazzetti tristissimi che piangono la perdita dell’allodola. Ma da tutto questo dolore, nascono interessanti riflessioni e insegnamenti.

Cosa c’è da imparare

Il messaggio del racconto è che bisogna sempre rispettare la natura e tutti gli esseri viventi. Non possiamo giocare con gli animali come fossero pupazzi e dobbiamo pensare che anche i fili d’erba hanno vita.

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