Ecco una bella fiaba di Esopo (ma con l’aggiunta dei nomi ai personaggi), con animali esotici, adatta da leggersi in vacanza e con una bella morale…: La scimmia e il cammello.

Un po’ di storia

C’è una riunione nella foresta: il leone prende la parola per richiamare tutti alla pace e alla convivenza. Tutti contenti, gli animali fanno un gran banchetto.

Alla scimmia viene chiesto di fare dei numeri da circo e così si mette a fare salti acrobatici facendo divertire tutti gli animali.

Il cammello, invidioso, si mette anche lui sul palco, ma risultando goffo e pesante…facendo così un gran brutta figura!

Una favola, tanti significati

Come quasi tutte le favole di Esopo, i protagonisti sono animali che hanno però comportamenti allusivi a quelli degli uomini: ricchi di passioni, spesso errori, incoerenze.

Le favole di Esopo che conosciamo noi risalgono all’età ellenistica e sono circa 400, tutte brevi, caratterizzate da uno stile molto semplice e sempre concluse da una breve morale.

Le sue fiabe infatti vengono chiamate anche “apologhi“, ovvero “narrazioni con intento morale”.

Qualche aneddoto

Secondo la tradizione, Esopo fu di origine frigia e schiavo. E aveva la gobba  (i cammelli ne hanno due…). Visse a Samo, ma viaggiò in Oriente e in Grecia. Sarebbe morto in seguito a un processo per furto intentatogli dagli abitanti di Delfi.

La scimmia è un animale che conta circa 130 specie diverse, che vivono principalmente nel Centro e Sud America, in Asia (dove alcune sono considerate sacre) e in Africa.

Il cammello vive, invece, per lo più nei deserti rocciosi dell’Asia centrale e orientale.

Cosa c’è da imparare

La fiaba insegna che l’invidia è una gran brutta cosa e chi la coltiva fa pure delle brutte figure!

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