La fiaba che vi proponiamo da leggere oggi è Il grano saraceno, di Hans Christian Andersen, scritta tra il 1841 e il 1842. Ideale da leggere nel mese di giugno, quando maturano le spighe di grano.

Un po’ di storia

Il grano saraceno è la storia di un campo di grano che, non volendo piegarsi alla furia di un temporale imminente, per orgoglio non chiude i petali dei suoi fiori e così finisce bruciato da un fulmine.

Una favola di una lunga serie

Hans Christian Andersen è stato uno scrittore e poeta danese, molto celebre soprattutto per le sue fiabe, tra cui ricordiamo, tra le più famose, La principessa sul pisello, La Sirenetta, Il soldatino di stagno, Il brutto anattroccolo e La piccola fiammiferaia. Ne Il grano saraceno si intravede un’ispirazione alla vita tipica del mondo agricolo a Odense, sua città natale.

Qualche aneddoto: il grano non ispira solo gli scrittori!

Il grano saraceno  è una specie di pianta a fiore appartenente alla famiglia delle Polygonaceae e non delle Graminacee, come erroneamente si crede, e quindi non è un cereale.

Tra Otto e Novecento si pensò che la pianta fosse originaria della Siberia, poiché diversi viaggiatori l’avevano trovata allo stato selvatico in quella zona. Più recentemente, però, alcuni ricercatori hanno affermato che il suo primo luogo di coltivazione è stato l’Hymalaya orientale.

La farina di grano saraceno è l’ingrediente protagonista della ricetta dei Pizzoccheri della Valtellina.

Cosa c’è da imparare

La morale della fiaba insegna che essere orgogliosi e non ascoltare i consigli dei più grandi può portarci a situazioni spiacevoli.

Se vuoi leggere altre fiabe sul grano, eccone altre due, direttamente da Filastrocche.it: Storia di un chiccolino di grano e La spiga.

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