La filatrice pigra è una fiaba dei fratelli Grimm scritta tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800 che racconta la storia di una donna che non aveva mai voglia di filare e, facendo la furba, riusciva sempre a non farlo.

Solo pigrizia o desiderio di qualcosa in più?

Un po’ di storia

In un villaggio vivono due sposi. Il marito dà alla moglie diversi vestiti da filare ma lei non ha mai voglia di farlo e si inventa mille astuzie per far credere che non è colpa sua se non vengono realizzati.

Così tutto rimane sempre sul rocchetto. Ma la moglie riesce a ingannare così bene il marito che lui arriva a pensare di essersi sbagliato.

Una favola, tanti significati

La protagonista di questa fiaba non è una principessa, né una donna virtuosa, come spesso accade, ma una buona a nulla e per di più bugiarda: a portata di tutte, insomma…

Tra i significati che sono stati attribuiti a questa fiaba c’è anche il desiderio, inconfessato, di volere di più dalla vita.

O anche rivendicazioni femministe ante litteram? Può darsi, ma certo il racconto non mostra un esempio di sincerità di coppia!

I cosiddetti lavori femminili non sono solo cose da vecchie massaie: Filastrocche.it crede così tanto nella creatività al femminile che ha partecipato a un nuovo evento di Fattore Mamma: Il Mammacheblogreativo!

Qualche aneddoto

La filatrice pigra fa parte delle Fiabe del focolare, (in tedesco Kinder und Hausmärchen, ossia Fiabe per bambini e famiglie), un’antologia di favole raccolte dai Bruder Grimm tra il 1812 e il 1815.

Filare i tessuti era proprio un’arte: se almeno fino alla metà degli anni ’50 (del 1900) tutte le donne sapevano perlomeno cucire o attaccare i bottoni, il mestiere di filatrice era praticamente artigianato specializzato!

Lo sapete che oggi va di moda filare tessuti ottenuti da materiale di riciclo? Non solo ricavati da vecchie lenzuola o maglie, ma persino dalle reti da pesca!

Cosa c’è da imparare

La favola di fatto insegna che spesso con l’astuzia si possono ottenere molte cose, ma in questo caso non è bene seguire l’esempio della filatrice pigra!

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